Coach Prskavec e il suo magico team
Prskavec, con Kudejova, Vojtova e Hilgertova |
I risultati sportivi possono arrivare per due strade: la prima è quella di avere tanti talenti e sperare che uno di questi raggiunga l'obiettivo perché è scritto da qualche parte nel cielo, così sfruttando la passione e le risorse individuali si raggiunge il successo vendendolo come proprio; mentre la seconda è creare un sistema che possa portare al successo attraverso programmazione, lavoro e tanta umiltà, tenendo ben presente che questa seconda possibilità può avere nel suo interno cammini differenti per arrivare allo stesso punto a seconda delle necessità e realtà.
Della prima strada posso solo aggiungere che il talento prima o poi arriva... forse, ma il problema è: quanti talenti possiamo perdere per strada se non abbiamo un sistema che li supporta? Per ciò che mi riguarda, basandomi ovviamente sulla mia esperienza, posso dire che ho visto tanti buoni giovani potenziali campioni che non sono arrivati ad esprimere e a tirare fuori tutte le loro qualità, perché non hanno avuto la fortuna di trovare un meccanismo collaudato che potesse aiutarli a raggiungere l'obiettivo. Forse questo è il punto più amaro per un allenatore che vede perdere giovani talentuosi per motivi che vanno al di fuori dalle sue possibilità di controllo e quindi di soluzione.
Parlando viceversa della seconda via prendiamo quella scelta e attuata da Jiri Prskavec che ha creato un modello basato su una programmazione a lungo termine, sul lavoro e su un'umiltà unica e pregevole. Un sistema, il suo, che già da tempo si è dimostrato vincente, ma che ai recenti campionati mondiali inglesi di canoa slalom ha toccato l'apice vincendo 4 titoli iridati tra kayak uomini (K1 individuale e a squadre) e kayak donne (K1 individuale e a squadre).
In sostanza lui ha un gruppo di lavoro formato da sette atleti che sono:
Kateřina Kudejova (K1W), Jiri Prskavec (K1M), Ondrej Tunka (K1M), Veronika Vojtova (K1W), Ondrej Cvikl (K1M), Amalie Hilgertova (K1W J) e Lukas Rohan (C1M), con i quali ha iniziato a lavorare, chi più chi meno, da 14 anni.
Lui è sostanzialmente libero nella programmazione e decide autonomamente la preparazione, da novembre a maggio, per i suoi atleti facendo solo i conti in relazione al budget che ogni atleta ha a sua disposizione, mentre per le gare ufficiali (Coppa del Mondo, Europei e Campionati del Mondo) si rapporta al direttore tecnico nazionale il quale organizza ogni cosa in queste occasioni.
La sua idea di lavoro è relativamente semplice considerando il fatto che ai due allenamenti giornalieri a Praga sul canale di Troja, inserisce normalmente un training camp invernale sulla neve, quindi 6 settimane in Australia sul canale di Penrith e 2 settimane in Francia usualmente a Pau. Tutto questo per preparare la stagione agonistica che normalmente inizia con le prove di selezione ad aprile.
Quindi dov'è il segreto del successo dei suoi atleti? Beh è facile da capire riassumendo quando già scritto e che sintetizzerei in tre punti:
1) anni di lavoro congiunti: con suo figlio, oggi 22 enne e campione del mondo, ha iniziato ad allenarlo 14 anni fa, con Kateřina Kudejova 11 anni fa con una breve pausa dal 2006 al 2008 quando lui era tecnico per il Canada, con Ondrej Tunka dal 2008 così come con Veronika Vojtova, con Ondrej Cvikl dal 2010 come Amalie Hilgertova, con il giovane ciunista Lukas Rohan, figlio di Jiri Rohan (argento alle Olimpiadi nel 1992 e 1996 in C2 in coppia con Simek) ha iniziato lo scorso anno;
2) strutture come quella semplice, ma incredibilmente perfetta, di Praha con un canale ideale per allenarsi e con basi logistiche come palestre, ricovero barche, uffici e ristorante dove poter vivere e lavorare bene senza nessun tipo di problema;
3) costanza, quotidianità ed esperienza diretta. Non passa giorno che coach Prskavec non sia presente sul posto di lavoro. Lui, oggi 43enne, è stato prima atleta vincendo un bronzo nel k1 men nel 1995 a Nottingham e ha concluso la sua carriera agonistica nel 2002 per iniziare quella da allenatore.
Bene sembrerebbe abbastanza facile quindi raggiungere il successo rispettando queste tre regole fondamentali, ma che fanno la vera differenza. Il mio collega e amico Jiri, spesso e volentieri, considerando la sua umiltà nel lavori mi dice che chi vuole anche fortuna per ottenere dei risultati... certo caro Jiri, ma ci vuole anche la tua passione, la tua competenza e le migliaia di ore che ogni anno spendi a stretto contatto con i tuoi atleti e sempre con il sorriso, perché con la sola dea bendata non si arriva tanto lontano come sei riuscito a fare tu coni tuoi magici sette cavalieri della tavola rotonda, pardon del canale di Troja!
Grande coach e complimenti ancora
Occhio all'onda!
Coach Jirj con Ala Maskova quest'utlima moglie di Jezek e attualmente impegnata come video judge con l'ICF |
sulla sinistra la moglie del coach con il figlio Jiri e con Hilgertova nipote di Stepanka Hilgertova |
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