Dall'Australia agli Emirati
Non ho più scritto nulla degli Open d’Australia di canoa e tanto meno di tennis. Per i i primi per la verità non c’è molto da raccontare se non il fatto che Jessica Fox si è imposta alla grande sia in k1 (10% dal primo k1 man) che in c1 (17%), ma conferma la sua superiorità e soprattutto conferma il fatto che le altre donne in ginocchio devono pagaiare e soffrire ancora molto prima di avvicinarsi a stand di qualità considerando il fatto che hanno come minimo un 11% di distacco dalla figlia della Volpe (28% dal primo k1 man). Tra gli uomini il “kiwi” Dawson ha vinto sui francesi Pierre Bourliaud secondo a 1,23 e terzo Etienne Daille a 1,63, Quarto ancora un francese, che gareggia per l’Australia, Lucien Delfour con il miglior tempo ma con due tocchi. Nulla di interessante neppure dalle canadesi: nessun straniero presente e il livello dei “canguri” sembra essersi disperso nel nulla dopo l’unico vero grande interprete che mai abbiano avuto e cioè Robin Bell. Guardando la gara in streaming è emerso un percorso piuttosto aperto e praticamente quasi tutte le porte con due pali se pur molto ampie. Dalle riprese video è emerso anche la scarsità di pubblico presente nei giorni di gare, speriamo che per i mondiali Junior e U23, che si svolgeranno a fine aprile, le cose possano cambiare.
Da Melbourne abbiamo assistito ad una finale al di sotto delle aspettative anche se ancora una volta Rafa ci ha dato lezione di sportività e di professionalità. Bravo Wavrinka alla sua prima grande vittoria in uno grande Slam, forse un pochino polemico quando il suo avversario è stato costretto a ricorrere al fisioterapista. In quel momento aveva messo in dubbio la veridicità della richiesta, pensando che fosse solo una strategia per interrompergli il gioco.
Bene! archiviate le news dal continente australe passiamo alle news dagli Emirati Arabi che in questo periodo è diventato una sorta di centro mondiale per la preparazione degli slalomisti di tutto il mondo.
Il canale è molto particolare considerando velocità e lunghezza. Ideale per la preparazione in questo periodo dell’anno. Unico neo per gli allenatori è che faticano non poco a seguire gli atleti in acqua. Complici le mille curve di questa “U” rovesciata. Interessanti anche gli allenamenti dopo il calar del sole che costringono gli atleti ad usare in modo più attento i recettori sotto i glutei. Se pur illuminato bene il canale ha delle zone ombra e l’atleta deve ascoltare bene l’acqua... interessante: è come allenarsi con gli occhi chiusi o bendati
Occhio all'onda!
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