Tanti signor Rossi
Sono dispiaciuto e un pochino amareggiato per un certo Daniele Rossi. Personalmente non lo conosco ho avuto solo modo di vedere un suo dipinto nell’albergo in cui alloggio a Cerquilho: il Zanata Hotel. Sono qui nello stato di San Paolo per le selezioni di canoa slalom brasiliane e dopo essere andato a Curitiba, capitale del Paranà alla sede della Confederazione Brasiliana di Canoa per organizzare le gare di Coppa e mondiali, sono venuto direttamente qui. Magari prossimamente vi parlerò anche di quelle.
Dani Rossi presumo che sia brasiliano, ma ha evidenti origini italiane non fosse altro per il suo cognome. Non so neppure se lui campa facendo il pittore professionista, oppure se dipinge per puro diletto. Il suo quadro nell’hotel rappresenta dei fiori rossi tra fogliame verde: interessante nella sua semplicità. Non è male, se pur io non sia certo un critico d’arte, personaggi quest’ultimi generalmente poco piacevoli e molto boriosi. Una cosa certo l’ha fatta il quadro di Rossi: ha attirato la mia attenzione scendendo le scale per andare in camera. In un primo momento penso di essere stato attratto dai colori forti, poi facendo il giro inverso, e cioè uscendo dalla camera per andare nella hall mi sono fermato davanti a quest’opera dell’ingegno umano e più accorto di prima mi rendevo conto che qualche cosa non quadrava. Con me a meditare sul dipinto c’era anche Guille e guardando e riguardando mi nasce spontanea una osservazione ad alta voce: “il quadro è particolare. E’ messo qui in un angolo di un corridoio di un anonimo hotel, ma cosa dovrà mai fare Rossi per farsi notare e per far sì che le sue opere possano essere conosciute e visibili ?” e ho anche aggiunto: “Perché certuni arrivano al successo planetario e altri no? Cosa manca a questo quadro per essere eccelso e contemplato in qualche famoso museo d’arte con il suo conseguente valore economico? ”
La vera funzione di quest’oggetto è quella di coprire una cassa elettrica e poiché questa è rettangolare il quadro è stato appeso in questo modo per nascondere appunto la cosa.
Beh una cosa posso fare rendendo giustizia a Rossi raddrizzando questi magnifici fiori!
Occhio all’onda!
Ho appreso di una tragica disgrazia accorsa ad una giovanissima canoista, voglio solo stringermi al dolore del suo Club e della sua Famiglia, ciao Francesca pagaia sulle grandi onde del Paradiso
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