Strana sensazione
Ho visto l’ultra ottantenne regina, elegante come sempre, salire e poi scendere le scale di St. Paul con estrema disinvoltura. Non ho capito perché Filippo, il consorte, non le abbia offerto il braccio, ma credo che sia una questione di cerimoniale. Lui al massimo l’accompagna restando qualche passo indietro, non si deve mai offuscare l’immagine della regina. Anche se il Duca di Edimburgo, tanto per citare uno solo dei suoi mille titoli, probabilmente avrebbe forse più bisogno lui di un sostegno per superare le rampe di scale che della nobile consorte!
Ho visto arrivare il feretro su un fusto di cannone accompagnato da militari di tutti i reparti in alta uniforme. Ho visto un protocollo rigidissimo tanto da essere provato la notte precedente per offrire al mondo l’immagine di una Inghilterra stretta attorno alla sua Lady di ferro. Lei ha voluto gli onori militari e non i funerali di Stato; lei ha lasciato scritto che vuole essere cremata e le ceneri sepolte nel giardino della casa di riposo per i soldati di Sua Maestà a Chelsea. Anche questo un altro chiaro segno di come la rigida Margaret ha governato dal ’79 al ’90 e di come la pensasse della vita.
Ho visto i rappresentanti di molti paesi, il nostro Monti e il sempre sorridente Henry Kissinger. Mi sono chiesto quanto può essere costata la cerimonia e poi ho pensato che se dei costi li ha avuti sono stati comunque costi e spese che avrebbero comunque considerando il fatto che si è mosso l'apparato militare e statale. E' come avere un mezzo e non utilizzarlo per non rovinarlo, ma che senso ha quindi possederlo e comunque mantenerlo se non lo si usa, almeno per azioni pacifiche o utili?
Forse l'unica vera spesa è stata l'ospitalità per i vari rappresentanti di Stato. Alla fine però si riduce tutto ad un grande business anche l’estremo saluto.
Pedalavo e ripensavo ai piccoli particolari e accorgimenti della cerimonia: il Big Ben silenzioso in segno di rispetto per Margaret Thatcher, cosa che non succedeva dai funerali di Winston Churchill nel 1965... avevo tre anni! Alla bandiera sulla bara e alla concreta paura di possibili attentati. Poi quella moltitudine di gente che aspettava silenziosa il passaggio del feretro. Pedalavo, pensavo e mi guardavo attorno con la mente fresca di quanto visto da poco a Londra... decisamente una strana sensazione!
Occhio all'onda!
Commenti
Posta un commento