"Io credo nell'uomo"
(Michilini), CHE GUEVARA CON EL CRISTO AMARILLO |
Arrivato al lago ho pagaiato con Zeno e Pedro, gli altri miei atleti erano rimasti alla Pousada per studiare. Sono tutti sotto esami visto che fra poco meno di due settimane si chiudono i battenti e il Brasile entra in un periodo di stasi tra natale e la fine del carnevale. Ora, uffici, scuole, istituzioni, banche e tutto il resto ci stanno dando dentro per chiudere i conti e per iniziare in tranquillità questo lungo periodo di stand-by, fatto di tante feste e mangiate, musica, samba e tanto altro. Noi non ce lo possiamo permettere avremo solo una piccola pausa di un mese, poi ci si ributta a capofitto nella preparazione.
Al lago abbiamo pagaiato con un cielo minaccioso e con tuoni in quota che hanno reso l’atmosfera molto particolare e tenebrosa. Solo una quarantina di minuti per disintossicarsi dall’allenamento della mattina con i pesi e poi via di nuovo in bici per ritornare alla base. Nel ritorno ho pedalato in compagnia visto che è venuto con me Adriano, il tecnico del progetto “Meninos do Lago”, e i pensieri sono stati meno profondi e soprattutto condivisi. La serata è stata piacevole anche se ho un pochino ecceduto: tre fette di pane tostato ricoperte da uno strato di nutella incantevole... inizio ad avere bisogno d’affetto. Vado a nanna e non ci penso illuminato dalla Luna che piena e luminosa mi illumina. Una leggera brezza entra dalla finestra, Zeno si sta addormentando ed io ti sto abbracciando Amur ... buona notte!
Occhio all’onda!
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