Chapeau Monsieur Tony!
Bello, molto bello ed eccitante. Raffy ha colto nel segno con l’immagine e con la precisa locuzione verbale: “onore alla gloria” per salutare un campione come Tony Estanguet. In effetti chi più del pagaiatore transalpino ha il merito di aver reso grande la canoa slalom e l’immagine dell’eroe senza macchia e peccato? E chi più di lui può parlare di gloria? Gloria per l’eternità a colui che si ritira con la corona di campione olimpico sul capo, gloria a colui che chiude una carriera sportiva con un titolo così importante; “Gloria in excelsis deo” per un atleta che ci ha regalato discese da manuale, esempio di modestia e professionalità. Gloria e onori sul campo ad un atleta che ci ha esaltato, ci ha rapiti in mille peripezie, danzando magistralmente tra le porte dello slalom, vincendo, perdendo e vincendo ancora.
Tony Estanguet mi ha fatto sognare e di volta in volta me lo immaginavo come un giovane guascone pronto a difendere l’onore delle Francia. Il D’Artagnan che in mano non teneva la spada, ma la pagaia. Ho un flash forte e chiaro di un moschettiere con al collo la sua terza medaglia d’oro a cinque cerchi che corre dietro ai suo compagni per incitarli, per spingerli, se questo fosse mai possibile, tanto quasi da finire in acqua con loro. L’ho visto gioire per la medaglia della Fer e l’ho visto soffrire per la mancata medaglia dei compagni del C2. L’ho visto sorridente e composto dopo ogni vittoria così come dopo ogni sconfitta. Quest’uomo, prima che come atleta, ha dimostrato di poter essere un vero gentleman sempre e comunque.
L’ho apostrofato nel corso degli anni con molti appellativi: Il duca di Lee Valley, il Signore della pagaia, il cavaliere errante e tanti ancora tutti scaturiti dalle sue gesta, dalle sue gare epiche. Lui è stato insignito dal presidente francese Cavaliere della Legion d’onore, l’onorificenza istituita da Napoleone Bonaparte il 19 maggio 1802, quindi non ci sono andato molto lontano ad individuare quale sia la sua vera natura! Ora la sua storia sportiva è arrivata al suo atto conclusivo. Per lui si chiude un capitolo e certamente se ne apriranno degli altri, primo fra tutti in quel suo ruolo di rappresentante degli atleti all’interno del Comitato Olimpico Internazionale per i prossimi sei anni.
Tony Estanguet rappresenta per la prima volta la Francia ai campionati del mondo junior nel 1994 dove finisce in ottava posizione e prende una medaglia d’argento a squadre. Quei mondiali, disputati a Wausau (USA) furono vinti da Michal Martikan, e qui inizia la storia della grande sfida con il campione slovacco che è durata fino ad oggi. L’anno successivo agli europei junior prende la sua prima medaglia individuale un argento dietro ancora una volta allo slovacco. Nello stesso anno esordisce in Coppa del Mondo.
Partecipa a 10 campionati del mondo conquistando individualmente tre ori (2006 - Praga; 2009 - La Seu d’Urgell; 20120 - Tacen) e tre argenti (2003 - Augsburg; 2005 - Sydney; 2007 - Tres Coroas). Mentre a squadre vincerà il mondiale nel 2005 e 2007 e due argenti nel 1997 e nel 2003.
17 le Coppe del Mondo a cui partecipa vincendone due e cioè nel 2003 e 2004.
9 i Campionati Europei disputati con tre ori individuali (2000, 2006 e 2011). Due argenti ancora nella prova individuale nel 2002 e 2012. A squadre è campione europeo nel 2011 ma con i compagni ha conquistato altri due argenti e tre bronzi.
4 le Olimpiadi a cui a preso parte vincendone 3 (2000, 2004, 2012) e finendo nono nel 2008.
Questa in sintesi il palmares del campione francese che si ritira a 34 anni da campione olimpico. Si pensava che continuasse almeno per un altro anno per non perdere gli sponsor e sfruttare così il suo grande momento. Ritirarsi oggi però dimostra che Tony Estanguet esce dai meccanismi di un facile guadagno nascondendosi dietro il titolo di campione e atleta. Lui ha preferito chiudere un capito e aprirne subito un altro. Lui esce a testa alta, da grande uomo e da esempio per tutti.
Grazie Tony per i magici momenti che ci hai regalato - chapeau Monsieur Tony!
Occhio all'onda!
es muy emotivo ettore! Sera el recuerdo de un gran campeón
RispondiEliminaQuanta razón Ettore, se va un grande. Nos ha inspirado a todos. Grazzie Tony!!
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