Archiviata la IV gara di Coppa del Mondo di slalom
Nella frenesia dello scrivere ieri ho dimenticato di fare una considerazione sulla prova vista di buon ora dai forerunners nel k1. Infatti il campione del mondo U23, Jířa Prskavec, dopo aver portato gli ombrelloni nelle postazioni dei giudici di porta, sistemato i cartelloni sul canale e chissà cos’altro ancora, si è presentato alla partenza di tutta fretta e alle 8,30 ha fatto una manche da 89,93 mentre il suo collega Ondrej Tunka è andato di poco sopra a questo ottimo tempo. Ora in finale Daille ha vinto con un 89,72... fate un po’ voi perché aggiungere altro mi sembra superfluo.
Due tempi quindi che avrebbero regalato ai due apripista il secondo e il terzo posto assoluto. Non male direi come aperitivo ad una finale dei kayak che è sempre seguita con molto entusiasmo e di cui vi ho già parlato.
La giornata di oggi invece ci da’ l’occasione per parlare di Nuria Newman, la francesina, terza ai recenti mondiali U23, che in semifinale tra la 3 e la 4 ha deliziato il pubblico, già numeroso dalla mattinata, con un numero da freestyle. Che cosa ha fatto la transalpina? Presto detto: arriva sbilanciata verso valle sulla porta 3 e ha ancora in acqua la pala sinistra. A questo punto viene inghiottita dal reflusso che la trascina dentro il buco. Lei non esista un solo secondo. Lascia la pala dove si trova, ci mette il peso sopra ed esegue una vera e propria rotazione in aria per mettere in atto un “kickflip” da premiare sul taccuino dei giudici con un 10 e lode! Ma il bello arriva al traguardo quando ferma il cronometro su 107,07 che sta a significare finale diretta. Morale: non perdere mai la testa e guardare sempre avanti! Brava Nuria oltre ad essere simpatica, estrosa, eclettica e appassionata di fotografia, davanti a lei un gran futuro.
Fuori ancora una volta dalla finale Corinna Kuhlne che nella porta 4 ci mette solo mezza testa, ma fa un tempo ancora una volta stratosferico: 102, 97 + 50. Povera Corinna che sembra aver smarrito la “diritta via”. Parafrasando ancora l’amico Dante chi ha abbandonato veramente “la verace via” invece è Elena Kaliska che finisce nelle retrovie in semifinale tra atlete che potrebbero essere tranquillamente sue figlie! Perché si ostina a continuare a pagaiare oscurando così il suo glorioso passato? Non c’è forse nella vita il tempo per ogni cosa? Non pensiamoci e guardiamo la finale che ha riportato alla vittoria Jana Dukatva con una manche pulita insidiata solo dalla campionessa europea Carole Bouzidi. Si è difesa bene la slovena Ursa Kragelj che dopo questa gara prende il comando di coppa con 178 punti, grazie al suo quinto posto, quindi ad un passo dalla vittoria complessiva. Le basterà a Bratislava passare in semifinale tra le prime 20.
Da evidenziare anche il terzo posto di Ricarda Funk una tedesca ventenne che vestita e con la canoa non arriva forse ai 50 kg. Lei in gara è una farfalla con il ruggito di un leone.
Camporesi/Ferrari pur avendo nelle braccia il tempo da finale incorrono in semifinale in due penalità di troppo (7 e 18) e finiscono al 15esimo posto. Benetti/Masoero si sbilanciano tra alla 3 e sono costretti a perdere 22 secondi per rimontare la porta 4. Gara per loro da mandare in archivio. Erik mi ricordava che dalla prima sua apparizione su questo canale sono passati 20 anni; ai quei tempi pagaiavo anch’io e a Praga si arrivava dopo aver passato diverse ore al confine dove ti controllavano ovunque fuori e sotto l’auto... Entravi nei supermercati e gli scaffali erano praticamente vuoti, ti mettevi in fila per prendere un litro di latte. Oggi Praga è invasa, spesso e volentieri, da turisti da tutto il mondo e le migliori griffe hanno i loro atelier su piazza Venceslao.
Finale C2 al cardiopalma giocata sulla penultima porta. Quindi la 21 si è dimostrata decisiva per assegnare la vittoria finale andata a Labarelle/Peschier su Kalus/Pesche e Bozic/Taljat.
Anche qui gara orfana delle medaglie olimpiche. I francesi Labarelle/Peschier sono molto vicini a portarsi a casa la classifica finale di Coppa, ma... staremo a vedere il prossimo fine settimana.
Tiriamo su cavi, cavetti, computer e blocchi e trasferiamoci a Bratislava.
Buona settimana a tutti e ci risentiamo il prossimo week-end
Occhio all’onda!
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