Certezze
La persona è una globalità che non va scissa
Mi immedesimo in una mamma che sta passando le notti accanto al suo pargolo in silenzi bianchi di luoghi che odorano di pulito e disinfettante. Mi immedesimo in un padre che fra le mura domestiche stringe idealmente la mano ad un figlio accudito dalla sua amata. Mi immedesimo in una ragazzina che senza parole, ma dagli sguardi profondi, cerca il calore di un fratello più grande, che questa sera non c’è e chissà per quante altre ancora. Mi immedesimo in un ragazzo diventato uomo troppo velocemente in una notte di stridi, corse, lampeggianti, pianti, dolori, catapultato in una realtà che mai avresti voluto conoscere da così vicino. Mi immedesimo in un figlio, che dal suo forzato giaciglio guarda gli occhi lucidi e stanchi di chi l’ha generato, ma che nulla lasciano trasparire. Fingere non per questioni d’orgoglio, ma semplicemente per infondere forza, calore e amore. Torneranno i tempi delle incomprensioni per parole magari non dette o per scontri generazionali. Torneranno i gabbiani sull’Adige, segno del tempo che scorre come l’acqua che sempre raggiunge il mare e come il tempo si porterà via anche questo momento di vita difficile, ma intenso, ricco di sguardi, di parole non dette, di pensieri allontanati, di preghiere, di ansietà, di paure, di sentimenti profondi. Immedesimarmi in un amico che soffre perché inerme contro i fatti della vita nulla può mi è troppo facile è troppo triste, forse però la luce che domani si riaccenderà su tutti noi ci porterà buone nuove per un futuro radioso... ne ho la certezza, non può essere diversamente -
Occhio all'onda!
Mi immedesimo in una mamma che sta passando le notti accanto al suo pargolo in silenzi bianchi di luoghi che odorano di pulito e disinfettante. Mi immedesimo in un padre che fra le mura domestiche stringe idealmente la mano ad un figlio accudito dalla sua amata. Mi immedesimo in una ragazzina che senza parole, ma dagli sguardi profondi, cerca il calore di un fratello più grande, che questa sera non c’è e chissà per quante altre ancora. Mi immedesimo in un ragazzo diventato uomo troppo velocemente in una notte di stridi, corse, lampeggianti, pianti, dolori, catapultato in una realtà che mai avresti voluto conoscere da così vicino. Mi immedesimo in un figlio, che dal suo forzato giaciglio guarda gli occhi lucidi e stanchi di chi l’ha generato, ma che nulla lasciano trasparire. Fingere non per questioni d’orgoglio, ma semplicemente per infondere forza, calore e amore. Torneranno i tempi delle incomprensioni per parole magari non dette o per scontri generazionali. Torneranno i gabbiani sull’Adige, segno del tempo che scorre come l’acqua che sempre raggiunge il mare e come il tempo si porterà via anche questo momento di vita difficile, ma intenso, ricco di sguardi, di parole non dette, di pensieri allontanati, di preghiere, di ansietà, di paure, di sentimenti profondi. Immedesimarmi in un amico che soffre perché inerme contro i fatti della vita nulla può mi è troppo facile è troppo triste, forse però la luce che domani si riaccenderà su tutti noi ci porterà buone nuove per un futuro radioso... ne ho la certezza, non può essere diversamente -
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