Una vita d'amore e sport a Marika e Luca
Ingo Kriesinger è un quasi cinquantenne ancora in forma, sportivo da sempre e con la passione e il cuore per la canoa slalom. Vive ad Augsburg e come lavoro fa il maestro di scuola elementare e il maestro di tennis. Con David Ford è sicuramente l’atleta più anziano del circuito internazionale e la sua dedizione a questo sport è pura come l’acqua del Cellina. Il 1990 fu, per lui, la sua stagione migliore quando arrivò 15esimo nella classifica finale in coppa Europa (l’attuale coppa del mondo) gareggiando per il Luxemburgo. Nel 2006 i colori della maglia presero il nero, il giallo, e il rosso e dal Luxemburgo si trasferì in Belgio. Lui , ora, gravita tra il 60esimo e 80esimo posto, prenota campeggi o alberghi normalmente fino alle gare di qualifica, poi carica tutto in macchina e se ne torna a casa senza gloria e onore, ma con gioia ed umiltà. Da un paio d’anni arriva alle gare con moglie e le due piccole bimbe che sembrano essere scese direttamente dal cielo tanto è la loro somiglianza con gli angioletti di Raffaello. La più grande, che di anni ne ha nove, è sotto osservazione come giovane talento della racchetta. La mamma, innamoratissima di Ingo, giura che la piccola ha però la passione della pagaia più che colpire palline di color giallo su un campo rosso e con tanti danari. Stanno tutti e quattro in una grande roulotte. Quando il biondo papà non è sul canale nell’ora canonica dell’allenamento, è con le piccoline in canoa oppure a giocare a tennis o a correre e a tirare con la palla. Insomma, Ingo, è un raro esempio ancora di sport decubertiano ed è proprio il caso di dirlo che fino a quando salute lo seguirà lo vedremo a lungo ad aprire le gare di qualificazione, nella speranza che le figliolette possano magari seguire le orme del papi per mantenere vivo questo idilliaco quadretto famigliare condito da sport ed amore.
Se ieri il “Diavolo Rosso” mi ha impressionato per forza e potenza, oggi il buon Pero, al secolo Peter Kauzer, mi ha deliziato all’ultimo salto in compagnia del suo compagno di squadra Kralj che nulla ha potuto contro l’estro, la freschezza atletica, la maestria, la tecnica, l’agilità, la sensibilità, l’estro e l’eleganza del campione del mondo. Il sorriso di Kauzer lo rende unico ... che bella persona che è lo sloveno!
In sostanza l’ultimo salto in questi ultimi giorni ha subito una sorta di trasformazione. Infatti il problema, fino a poco tempo fa era quello di saltare bene a destra per imbucare la risalita. Ora la situazione si è invertita: il difficile si è spostato a sinistra e prendere al volo la risalita sembra una vera e propria impresa per tutti i comuni mortali. Non chiedetemi perchè? Per Kauzer però non è così! Lui sul salto ci arriva con il fianco destro alto e la pala destra in acqua. In volo cambia lato d’inclinazione per infilarsi in quel flusso d’acqua che passa tra il dente di pietra e la riva. Atterra piatto sulla corrente che ritorna a monte. Magicamente ha la pala in acqua a sinistra, ruota la coda ed esce con una velocità impressionante e questo per: una, due, tre, quattro, cinque volte... poi sono andato via contento e soddisfatto! Per oggi può bastare così. Vado a dormire con la musica della festa di matrimonio che qui a Cunovo si sta concludendo. Il pensiero a due amici, che a tanti chilometri di distanza, hanno coronato il loro sogno d'amore: belli come il sole, freschi e lucenti per rendere assieme il mondo migliore... auguri quindi a Marika e Luca e ovviamente figli canoisti!
Occhio all'onda! Ettore Ivaldi
- 3 ai Campionati Europei di Slalom 2010
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nella foto Ingo Kriesinger sul canale di Cunovo in preparazione
alle gare continentali
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