Si torna a casa
Ho speso gli ultimi 5 AU$ Dollar che mi sono ritrovato in tasca per comprarmi un caffè in attesa del volo che mi riporta nel Vecchio Continente, o meglio, nell’amata Patria natia. Ovvio che quando stai per imbarcarti di passa nella mente una sorta di riassunto di quello che hai vissuto in questo lungo periodo Down Under. Un Campionato del Mondo che ha chiuso la stagione internazionale, per noi, e che, rispetto ad altri, mi ha lasciato carico e con un sacco di idee per il futuro dei miei atleti. Quando finisce un ciclo, di norma, ti senti spossato, vuoto, hai bisogno di capire e sopratutto di recuperare energie, motivazione, analizzare ogni singola discesa, pensare al futuro. Abbiamo lavorato duramente dopo i giochi di Parigi, lottando con fattori che non dipendevano esclusivamente dalla nostra volontà. Più di qualche volta ci hanno preso la tristezza e lo sconforto, ma siamo sempre ripartiti sicuri di percorrere la strada giusta. Usciamo dal mondiale con tanta voglia di fare e con ottime opportunità per il futuro, la strada da fare è ancora lunga e tortuosa, ma è proprio per questo che, a differenza dal solito, ripartiamo da subito alla grande! Gli scenari cambieranno e se lasciamo un paese che ha organizzato meravigliosamente la prova iridata, dall’altra parte ci troviamo ad andare ad esplorare un futuro per certi sensi nuovo. I mondiali del prossimo anno ad Oklahoma City hanno proprio questo effetto su di noi tanto più che ospiteranno nel 2028 i Giochi Olimpici.
Personalmente esco dai Campionati del Mondo con alcuni punti fondamentali su cui puntare per migliorare e questa è la grande motivazione che stimola un allenatore che guarda al futuro. Il mondiale offre sempre aspetti interessanti, che devono essere condivisi e che potrebbero dare vita a qualche episodio di “Storie da raccontare” sul canale YouTube.
Dall’altro canto c’è pure la consapevolezza di vedere alla deriva il settore dello Slalom in ambito ICF. Manca una vera guida: Fox, già da questo primo anno, non è minimante all’altezza del suo predecessore Prono, tanto più che oggi ha preso pure l’incarico di “Executive General Manager” di Paddle Australia (la Federazione Australiana della Canoa). Ora mi chiedo come chi dovrebbe tutelare gli interessi globali, può occuparsi o meglio ricoprire un ruolo così determinante all’interno della propria Federazione. I casi comunque sono molteplici ed è assurdo che certi personaggi, Italia compresa, possano accettare questi ruoli che vanno in contrasto con gli interessi che dovrebbero viceversa tutelare.
Staremo a vedere, nel frattempo mi ha fatto piacere condividere queste emozioni che ho vissuto prima con le gare e poi con il viaggio che ho intrapreso con Amur che per la prima volta scendeva qui sotto in questa parte di mondo tanto amena quanto interessante. Quindi smessi, per due settimane, i vestiti da allenatore e indossati quelli dell’esploratore ci siamo goduti le meraviglie del mondo, dove la natura, il mare e gli animali la fanno da padrona. Un girovagare guardandoci attorno come due bimbi che scoprono in ogni momento cose nuove e rimangono esterrefatti e contenti. Poi i giorni trascorsi con Mark, che rappresenta la nostra famiglia australiana e noi per lui quella italiana, sono stati carichi di affetto, riscoprendo i valori di una amicizia nata quasi per caso e che si è consolidata con il tempo.
Si torna a casa e ci sarà tempo di goderci anche la nostra amata Verona, l'Adige, il tango, gli Amici e la Famiglia.
Occhio all'onda!

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