Il dubbio amletico...


Il grande dilemma che stiamo vivendo è quello riportato nella vignetta qui sopra e cioè la prima grande finale di Coppa del Mondo dopo 20 anni senza Jean Michel Prono si farà? Programmi continuamente cambiati, allenamenti cancellati, riunioni con autorità civili e sportive,  piogge e schiarite, insomma viviamo alla giornata se non a ore. Nel frattempo una certezza c’è: il programma originario è stato modificato e non sarà quindi quello previsto con due manche di qualifica, semifinali e finali, iniziando con il Kayak Cross, come sarà ai mondiali australiani di ottobre, ma si farà una sola manche di qualifica dove passeranno i primi 30, in tutte le categorie, e successivamente una semifinale per per decidere i 12 finalisti. Il percorso sarà sempre uguale. Quindi le prove generali per il mondiale di ottobre saltano.  

Come di consueto buttiamo un occhio sulle statistiche che ci dicono che ci sono iscritte 34 nazioni in rappresentanza di tutti e 5 i continenti per un totale di 194 atleti con 102 accrediti fra allenatori, staff e team leaders. 

A disegnare i percorsi ci penserà Mira Faber, per il comitato organizzatore, e Benoit Peschier, delegato ICF. Della prima non so nulla e anche il nome non mi aiuta, del secondo sappiamo molto e, giusto per agevolare il lettore, ricordiamo che è il campione olimpico nel K1 uomini ai Giochi di Atene 2004, poi allenatore a livello nazionale e oggi deve ricoprire qualche specifico ruolo nella FFCK, ma non vi so dire quale: i popolo della "Grande Nation" come si definivano durante la Rivoluzione e poi locuzione ripresa da Napoleone Bonaparte, è sempre molto riservato e diciamo pure un pochino snob verso il resto del mondo e quindi il segreto, anche per le piccole cose, è di Stato!  Parlare di Peschier salta alla mente una edizione  memorabile per il nostro sport ai Giochi Olimpici visto l’impianto in cui si sono svolte le gare. Nello stesso tempo però,  ogni volta che ripensiamo ad Atene, ci piange il cuore sapendo la fine che ha fatto tutta quella fantasmagorica e futuristica struttura!  La speranza è l’ultima cosa che ci abbandona, quindi confidiamo in un prossimo futuro più glorioso e santificante. 


In questo clima di incertezza comunque non ci rimane che fare il punto sulla Coppa.  

Nel Kayak maschile c’è al comando Titouan Castryck con 226 punti accumulati grazie a tre vittorie e un quarto posto. Tra le altre cose, la sua peggior classifica è proprio nella gara in casa a Pau! Alle sue spalle con 189 punti Anatole Delassus che ha tre secondi posti e un 19esimo a Tacen. In terza posizione un ritrovato Mateusz Polaczyk a 25 punti da Delassus. Xabi Ferrazzi è attualmente 7^ seguito dal Giovanni De Gennaro, il quale però è in dubbio la sua partecipazione al gran finale. Il bresciano è rientrato a casa per la imminente  nascita della sua primogenita, attesa nei primi giorni di settembre. 

Nel Kayak femminile lotta aperta tra Funk, attuale leader con 192, seguita da Leibfarth con 180 e terza Woods con 169. Vicine ci sono pure Hocevar, 164 e Leaver, 162. Più distanti Prigent con 146. La prima italiana, Chiara Sabattini, in 30esima posizione con 47 punti. 

Il duello nella canadese maschile è tutto francese con Senechault a 206, Debliquy con 179 e Gestin con 172. Primo italiano 18^ Martino Barzon. Nel settore femminile, in assenza di Jessica Fox, alla quale vanno i migliori auguri per una pronta guarigione, ha preso la testa la basca Miren Lazkano a 166, poi Jessica Fox a 147, ma non gareggerà ovviamente ad Augsburg, e terza Pankova con Leibfarth ad un solo punto dalla slovacca. Marta Bertoncelli attualmente ottava con 131 punti.

A fronte di tutto questo non c'è nessun atleta che si può considerare vincitore e nemmeno in sicurezza medaglia. La finale, che varrà doppio, designerà i vincitori e i medagliati dell'edizione 2025. 


Occhio all'onda! 

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