Chi ci sarà di chi c'era?
Prendendo in mano le classifiche del mondiale di Londra del 2015 ci si rende conto che a otto anni di distanza molti atleti protagonisti di allora saranno ancora una volta al cancellato di partenza e, se non sono seduti dentro una canoa, alcuni di loro comunque sono presenti qui come allenatori. Partiamo dall’Italia dove nella canadese monoposto maschile ci sono ancora Roberto Colazingari e Paolo Ceccon, che, finirono quel mondiale, rispettivamente al 19^ e al 33^ posto, mentre il terzo C1 era Stefano Cipressi 28esimo e che oggi è presente come allenatore personale di Stefanie Horn. Il terzo italiano qui sarà Raffaello Ivaldi che sarà al suo sesto mondiale assoluto, esordì in quel di Pau nel 2017. Il mondiale londinese nella canadese monoposto ebbe in David Florence il grande protagonista, con una finale mozzafiato tra lui e Benjamin Savsek; ebbe le meglio l’inglese per 4 centesimi! Terzo finì Ryan Westley che all’epoca aveva 22 anni e che il 19 settembre, giorno delle gare a squadre, di anni ne farà 30. In quella finale c’erano Casey Eichfeld, 4^, Alexander Slafkovsky, 5^, Matej Benus, 6^, che con Franz Anton, 8^ e Adam Burgess,9^, saranno ancora in gara in questo mondiale che vale la qualifica olimpica. Completarono il gruppo di finalisti il francese Martin Thomas, 7^, e lo slovacco la leggenda vivente Michal Martikan, 10^. Quesi ultimi due non saranno tra gli atleti del 43esimo mondiale della canoa slalom, infatti hanno mancato l’appuntamento con le rispettive selezioni interne, rimanendo così esclusi dalla possibilità di partecipare a questa rassegna. Martikan l’abbiamo visto ancora a gareggiare a qualche gara ICF ranking, mentre di Thomas non abbiamo più notizie, se non il fatto che con la sua compagna aspettano un bebè!
Scorrendo poi i risultati di allora ci accorgiamo che attivi ci sono ancora molti altri atleti e tra questi sicuramente Luka Bozic e Sideris Tasiadis. Lo sloveno chiuse 18esimo e il tedesco 20esimo. C’erano e ci sono anche atleti di seconda linea come il giapponese Takuya Haneda, il portoghese Jose Carvalho, il brasiliano che gareggia per il Paraguay Leonardo Curcel che a fine anno si laurerà in medicina, l’argentino Sebastian Rossi, il greco Christos Tsakmakis. In totale i C1 nel 2015 erano 74 mentre oggi sono 79 di cui 17 già presenti nell’edizione passata (21,5%) in rappresentanza di 38 paesi. I posti per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 a disposizione sono 12.
Nella canadese monoposto femminile Jessica Fox dominò la finale su Katerina Hoskova, oggi mamma e tecnico di Club, che finì seconda a più di 4 secondi, mentre, a 8 secondi, arrivò terza la spagnola Nuria Vilarruba. Quarta la britannica Kimberly Wood. Ma guardiamo chi ci sarà di chi c’era, così l’elenco è il seguente: Jessica Fox, Nuria Vilarrubla, oggi anche mamma, Kimberly Woods, Mirene Lazkano, Mallory Franklin, Ana Satila, che a fine anno convoglierà a nozze con Matheus Desnos, Viktoria Wolffhardt, Tereza Fiserova, Viktoria Us e una Andrea Herzog allora giovanissima, infatti la tedesca, bi-campionessa del mondo (2019 e 2022) aveva all’epoca solo 15 anni e 9 mesi, oggi quarta nel ranking ICF. Per la verità al via nel 2015 erano solo 38 atlete, mentre nel 2023 ce ne saranno ben 59 in rappresentanza di 30 paesi. 10 di queste 59 erano già presenti nel 2015 (16,9%). Anche qui qualificheranno la barca le prime 12 nazioni.
Tanti pure i Kayak uomini presenti nel 2015 che gareggeranno quest’anno a partire dal giorno 21 settembre per le qualifiche. Infatti primo fra tutti ci sarà Jiri Prskavec che nel 2015 iniziò il suo cammino verso il successo con una vittoria di 44 centesimi sul polacco Mateus Polaczyk e terzo lo statunitense Michal Smolen. In finale c’erano anche Peter Kauzer, 4^, Alexander Grimm, 5^, Daniele Molmenti, 6^, Andrea Romeo, 7^, Sebastian Combot, 8^, Ondrej Tunka, 9^ e Maciej Okreglak, 10^. di questi sono rimasti i primi due con Kauzer, mentre Smolen oggi è sulla riva a fare il tecnico per la Nuova Zelanda. Tunka sarà al via qui, ma solo nel Kayak Cross, Mentre Molmenti è il direttore tecnico per l’Italia. All’edizione però di otto anni fa erano pure presenti e lo saranno nel 2023 anche: Boris Neveu,11^, Giovanni De Gennaro 12^, Dariusz Popiela, 13^, Hannes Aigner, 20^, Martin Halcin, 26^, Joseph Clarke, 38^, quest’ultimo l’anno successivo vinse il titolo olimpico, Jakub Grigar 41^, Lucien Delfour, solo 46^ e fu la grande delusione di quella edizione iridata, Pedro Da Silva, 49^ che poi fu 6^ ai Rio ai Giochi, Martin Dogoud, 53^, Felix Oschmautz, 56^ e ancora Lucas Rossi, l’argentino che chiuse in 70esima posizione, Isak Ohrstrom che chiuse il mondiale all’ultimo posto.
Presenti allora come atleti e oggi come allenatori anche Jure Meglic, 14^, tecnico delle gemelle McCorcoran, Janos Peterlin, 22^, tecnico per dell’Austria, Sebastian Schubert, 32^, che sarà uno dei due tracciatori dei percorsi di gara, Helmut Oblinger, 54^, direttore tecnico dell’Austria, Martin Taques Ricardo, 66^, tecnico per il Brasile e Samuel Hernanz, direttore tecnico della Spagna e Michael Dawson che nel 2015 vinse la qualifica, ma poi rimase al palo per la finale, oggi è il direttore tecnico della Nuova Zelanda suo paese natale.
Delle finaliste 2015 nel settore femminile del kayak ci saranno solo Ricarda Funk che fu seconda dietro a Katerina Kudejova, quest’ultima ritiratosi qualche anno fa, Jessica Fox, che finì 4^ per una penalità, e Maialen Chourraut, quinta, anche lei con un tocco che le costò la medaglia. Presenti allora e oggi anche Ana Satila, Li Lu, Veronica Vojtova ma solo nel kayak cross, Luca Jones, Kimberly Woods, Li Tong, Stefanie Horn, Klaudia Zwolinska, Ajda Novak e Martina Wegman.
I percorsi nel 2015 erano stati disegnati da Marianne Aghulon e Thomas Schmidt, quelli del 2023 verranno fatti da Irati Goikoetxea e Sebastian Schubert. Questi ultimi sono gli stessi che diseganrono il percoerso anche lo scorso anno ad Augsburg.
La prima edizione iridata qui a Londra fu segnata dal maltempo, tanta pioggia e pure tanto freddo. Le cose oggi sembrano andare meglio, guardiamo attenti le previsioni che ci dicono che fino a lunedì il tempo è stabile e temperature quasi estive… speriamo bene!
Piccola nota personale! Il mondiale di Londra, che inizierà domenica, 17 Settembre con la cerimonia di apertura, per me sarà il numero 23 di cui 1 da forrunner, 1 da spettatore, 2 da giornalista, 4 da atleta e 14 da Direttore Tecnico così suddivisi: 5 con Italia, 6 Brasile, 2 con Irlanda e 1 con Spagna. Ne ho persi solo 21 sui 43 disputati!
Occhio all’onda!
Il logo di Londra 2015 |
Il motto di Londra 2015 |
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