Iniziata la stagione agonistica 2018
E’ indiscusso che gli slalomisti sono personaggi particolari e che hanno in comune il piacere di vivere la natura intensamente. Oggi ne ho avuto ulteriore conferma parlando con Ondrej Tunka (chi è lui lo sappiamo tutti vero? non serve specificare che è il campione del mondo in carica nel K1 slalom e che fa parte di quella scuderia corse seguita ed allenata da Jirj Prskavec senior). Ondrej mi raccontava del mese passato in New Zeland a fare fiumi spostandosi da una parte all’altra con il camper noleggiato per l’occasione con l’amico Lukáš Rohan figlio di Jirí Rohan (anche qui inutile sottolineare che Jirí è due volte vice campione olimpico in C2 con Simek e che finita la stagione competitiva è entrato a far parte dello staff tecnico nazionale che ha portato ai risultati che tutti noi conosciamo). Una bella esperienza quindi, che dopo i successi internazionali, gli ha regalato ulteriore carica per iniziare bene l’anno nuovo che porterà come tappa finale ai Campionati del Mondo di settembre a Rio de Janeiro sul percorso olimpico. I cechi nel K1 uomini hanno già qualificato Tunka e Prindis, primo e secondo agli ultimi mondiali, mentre rimangono fuori e si giocano l’unico posto disponibile due personaggi del calibro di Jirj Prskavec (bronzo ai giochi Olimpici 2016 e Campione del Mondo 2015 individuale e a squadre) e Vavra Hradilek (argento ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e Campione del Mondo 2013), senza parlare di un certo Lubos Hilgert e tanti altri giovani che alle selezioni ceche non avranno nulla da perdere se non il fatto di aver l’occasione della vita per entrare in una squadra che sta dettando legge per metodologie e tecnica.
Mi sono perso perché in verità volevo annunciare il fatto che in pratica la stagione gare 2018 è partita con le due prove disputate proprio nel paese dei kiwi. Sapete perché vengono chiamati così gli abitanti della Nuova Zelanda? Non per il succoso e gustoso frutto che da quelle parti si produce in grande quantità, ma per il volatile, piuttosto bruttino, ma con una faccina molto simpatica che i neozelandesi hanno adottato come simbolo del paese e che si chiama proprio Kiwi.
La prima gara è stata fatta sul "Mangahao river" a Shannon un piccolo paesino disperso nella natura tra pecore e 1.500 anime che si dedicano a curare i preziosi ovini e per il resto del tempo vivono in pace con il mondo e con l'universo nel suo complesso. Fiume facile, ma divertente se non altro per il fatto che ogni tanto si torna a gareggiare in mezzo alla natura e per risalire in partenza bisogna camminare su sentieri che non sempre costeggiano il fiume.
Nel Kayak femminile Katerina Kudejova si è imposta di nulla sulla giovane Camille Prigent fidanzata di Michal Smolen nonché figlia di Marie-Francoise Grande che è l’attuale direttrice tecnica di tutti gli sport olimpici della canoa della Francia. E’ lei che in sostanza ha messo Richard Fox a capo del settore slalom transalpino. I due sono legati da una lunga amicizia specialmente per il fatto che Papia, così conosciuta e chiamata da sempre la DT francese, ha gareggiato a lungo con la moglie di Richard e per l’appunto con Miryam Jerusalmi hanno vinto parecchio assieme. Se non ricordo male devono essere campionesse del mondo a squadre a Merano 1983, Augsburg 1985 e Savage 1989. Loro erano fisse poi due volte con Sylvie Lepeltier una con Anne Boixel. Il marito Yves oltre ad essere stato un atleta di alto livello dello slalom è stato pure direttore tecnico della squadra francese per molti anni, poi rientrato nella sua regione a dirigere lo sviluppo giovanile che lo ha portato a far emergere Sebastien Combot. Tornando alla gara terza è arrivata l’argento olimpico Luuka Jones che dall’anno scorso ha pensato pure di mettersi in ginocchio. Non male la Jones che affettuosamente e vista la sua stazza mi da l’idea di una Indiana Jones in gonnella. La nuova zelandaese vince in C1 davanti alla britannica Hannah Thomas. Nel Kayak maschile il campione del mondo esordisce nel 2018 con una vittoria sul italo-austriaco Matthias Weger e sull’australiano Lucien Delfour, quarto Smolen. Qui tutti i risultati in dettaglio.
Non passano sette giorni e la comitiva si rinforza e si sposta sul nuovo canale di Auckland per gli "Oceania Championships" e la musica nel k1 donne non cambia: Kudejova sempre prima e la Prigent sfila in terza posizione visto che Rosalyn Lawerence si infila tra le due. Jessica Fox paga un 50 pesante e in finale finisce ottava anche se distacca tutte di oltre 4 secondi di tempo. Jessica si rifà però in C1 che vince senza strafare e con una Jones decisamente migliorata in questa sua nuova specialità. Nel kayak maschile Tunka è quinto nella gara vinta da Lucien Delfour su Smolen e Biazizzo. Qui tutti i risultati.
Le prime due gare di stagione mettono in evidenza due cose. La prima è che ormai non si parla più di C2 e la seconda che tutti hanno ripreso alla grande dando grande importanza alla preparazione specifica in acqua. Pensate che a Penrith in Australia i cechi sono arrivati in 28 oltre a tutto lo staff tecnico e medico. I francesi neppure scherzano con oltre 20 atleti, inglesi presenti, siamo in attesa dei tedeschi annunciati in arrivo. Gli slovacchi in gran numero, puntano molto sulla crescita femminile del C1, infatti Ontko è qui con le giovanissime atlete di questa specialità, mentre altre sono state portate negli Emirati. Insomma in Australia già si respira aria internazionale e questo pomeriggio grande sfida di calcio tra Italia e Repubblica Ceca... poi vi faccio saper come sarà andata!
Occhio all'onda!
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