Al via Europei Slalom per Junior e U23
Prima o poi gli inglesi mi spiegheranno perché mettono 5 persone sul percorso a riprendere con le loro telecamere e oltre a tutto ciò registrano il segnale ufficiale che viene fornito dall’organizzazione. Va a capire questi dell’UK che non lesinano certamente di uomini e mezzi. Per tanti aspetti sono da imitare e copiare, ma sotto questo punto di vista proprio non li capisco, ma mi fanno pensare.
Con i fichi secchi non si possono fare grandi nozze anche se magari confidiamo nei miracoli del povero Nik Smith (sorteggiato nella lista in cui ervamo anche noi inseriti) in coppia con il tedesco David Krajnik (designato dal comitato organizzatore) che si sono messi di buona e hanno cercato di tirare fuori il meglio da un percorso che secondo il mio modesto parere potrebbe ospitare solamente qualche gara di ECA e niente di più. Il tracciato di Hohenlimburg non è nuovo per noi visto che già nel 2003 eravamo venuti per i Campionati Europei Junior e se non ricordo male il miglior risultato fu la finale di Marialuisa Maiorano che chiuse in ottava posizione la prima manche e poi in battuta finale arrivò decima. Un vero talento era l’atleta veronese che nel suo splendore atletico decise di appendere la pagaia al chiodo. Peccato perché lei faceva parte di quella generazione in rosa che fece la storia per i successivi dieci anni con qualcuna di loro ancora attiva e competitiva. C’erano infatti l’Hoskova, che vinse quel Continentale, la Schornberg, campionessa del mondo assoluta poi nel 2009, la Neave, Corinna Kuhnle, Melanie Pfeifer e tante altre atlete che ci hanno regalato gare indimenticabili.
L’Italia era poi rappresentata da nel k1 da Andrea Romeo, Riccardo De Gennaro e Pietro Camporesi. Nel C1 l’unico rappresentante era Roberto Leone, completava il gruppo Sara Venerus.
Tanto per la cronaca al tempo la gara era con la somma dei tempi delle due manche e in K1 vinse Gregor Polaczyk con un totale di 190,88 (93,98+96,90). Penso che oggi non ci discosteremo di molto da questi tempi e la domanda sorge spontanea: ma tutte le evoluzioni che ci sono state in questi 14 anni a che cosa sono servite se nulla è cambiato?
Sono 29 le nazioni presenti con un totale di 331 barche gara.
Oggi qualifica per K1 uomini e donne junior e U23, mentre apriranno le prove i C2 che poi ritroveremo direttamente tutti in semifinale.
La progressione sarà 20 k1 in prima manche più 10 in seconda e 15 in finale, mentre per tutte le altre categorie 15 più 5 e 10 in finale.
Occhio all’onda!
Con i fichi secchi non si possono fare grandi nozze anche se magari confidiamo nei miracoli del povero Nik Smith (sorteggiato nella lista in cui ervamo anche noi inseriti) in coppia con il tedesco David Krajnik (designato dal comitato organizzatore) che si sono messi di buona e hanno cercato di tirare fuori il meglio da un percorso che secondo il mio modesto parere potrebbe ospitare solamente qualche gara di ECA e niente di più. Il tracciato di Hohenlimburg non è nuovo per noi visto che già nel 2003 eravamo venuti per i Campionati Europei Junior e se non ricordo male il miglior risultato fu la finale di Marialuisa Maiorano che chiuse in ottava posizione la prima manche e poi in battuta finale arrivò decima. Un vero talento era l’atleta veronese che nel suo splendore atletico decise di appendere la pagaia al chiodo. Peccato perché lei faceva parte di quella generazione in rosa che fece la storia per i successivi dieci anni con qualcuna di loro ancora attiva e competitiva. C’erano infatti l’Hoskova, che vinse quel Continentale, la Schornberg, campionessa del mondo assoluta poi nel 2009, la Neave, Corinna Kuhnle, Melanie Pfeifer e tante altre atlete che ci hanno regalato gare indimenticabili.
L’Italia era poi rappresentata da nel k1 da Andrea Romeo, Riccardo De Gennaro e Pietro Camporesi. Nel C1 l’unico rappresentante era Roberto Leone, completava il gruppo Sara Venerus.
Tanto per la cronaca al tempo la gara era con la somma dei tempi delle due manche e in K1 vinse Gregor Polaczyk con un totale di 190,88 (93,98+96,90). Penso che oggi non ci discosteremo di molto da questi tempi e la domanda sorge spontanea: ma tutte le evoluzioni che ci sono state in questi 14 anni a che cosa sono servite se nulla è cambiato?
Sono 29 le nazioni presenti con un totale di 331 barche gara.
Oggi qualifica per K1 uomini e donne junior e U23, mentre apriranno le prove i C2 che poi ritroveremo direttamente tutti in semifinale.
La progressione sarà 20 k1 in prima manche più 10 in seconda e 15 in finale, mentre per tutte le altre categorie 15 più 5 e 10 in finale.
Occhio all’onda!
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