Monsieur de trois una bella immagine di questa finale di Coppa del Mondo
Nutro una sana, ma potente invidia nei confronti dei cugini d'Oltralpe. Quando vengo da queste parti non riesco a capire se sono felice oppure se soffro troppo per la consapevolezza che non potrò mai vedere tutto ciò realizzarsi nella mia amata Patria. Viviamo con 100 anni di ritardo!
E' tutto così perfetto. Un canale che è il meglio che si può avere e che da' la sensazione di pagaiare su un fiume naturale. Ma partiamo dalla fine di giornata di ieri e cioè dall'aperitivo offerto agli allenatori dopo il "Team Leader Meeting" dove abbiamo pasteggiato con un Jurançon del 2011 che accompagnava, o meglio esaltava, una serie di portate di "finger food. Ottimi i formaggi e i prosciutti, sfizioso il salmone servito con una spuma di mascarpone. Dessert ottimi sia quelli al cioccolato che la sublime crema chantilly che noi veronesi conosciamo come "crema porca" e mangiamo a Natale per farcire il pandoro. A parte tutto ciò anche la compagnia è stata fra le migliori con vecchie conoscenze, ma anche tante new entry presenti sulla terrazza del centro acquatico di Pau.
Una Francia che non lascia nulla al caso e ha preso questa finale di Coppa del Mondo come una delle due prove generali per il mondiale del 2017. A capo di tutto c'è Tony Estanguet - "Monsieur de trois" - come mi piace definirlo considerando il fatto che ha vinto tre ori olimpici, tre mondiali, tre europei, tre figli e guarda caso è partito ad organizzare tre mega eventi e cioè la coppa del mondo 2015 quella del 2016 e il mondiali 2017. Evidentemente al grande campione il tre porta bene.
Passano meno di 24 ore e "Monsieur de trois" si trasforma in un professionale presentatore in abito grigio con cravatta nera alla Blues Brother e consegna, alla "open ceremony", davanti ad un numerosissimo pubblico, i pettorali di "Leader" di classifica a Jezek (C1 Men), Hradilek (K1Men), Fox (C1women), Dukatova (K1women) e Klauss/Peche (C2).
Mi è piaciuto Stanislav Jezek, che ha un solo punto di vantaggio su Matej Benus e sei su Benjiamin Savsek: alla domanda di Tony Estanguet su che cosa si aspetta da questa prova, il 39enne di Praga scherza e sorridendo gli risponde che gli sarebbe piaciuto vedere anche lui sulla start list!
Vavrinec Hradilek di punti di vantaggio su l'idolo di casa Boris Neveu ne ha 30 e 39 sul suo compagno di squadra Ondrej Tunka. Anche il campione ceco è brillante al microfono, ma sono il suo sorriso e la sua energia che conquistano la gente che lo applaude a lungo.
Jessica Fox è realista e dice che, se pur impegnata in due specialità, penserà di fare un passo alla volta: prima di far bene nella canadese monoposto e poi si vedrà. Lei poi non ha bisogno di essere tradotta in francese e si esprime perfettamente anche nella lingua di "maman" Myriam dimostrando di essere non solo fisico e muscoli, ma anche di possedere un raffinato cervello.
Jana Dukatova conduce la classifica provvisoria di 10 punti sulla Schornberg e Chourraut. Una gara di finale che per lei vale doppio considerando il fatto che per gli slovacchi questa rappresenta una delle sei prove selettive in vista di Rio 2016.
Klauss e Peche quando vengono chiamati sul palco da Estanguet si portano il pettorale con la scritta "I love C2" e sperano che il loro connazionale ne faccia bella mostra. Invece "Monsieur do trois" lo prende senza nessun commento e per la verità glissa in maniera molto politica il messaggio che i due francesi avevano cercato di lanciare contro la possibilità che questa specialità venga eliminata dalle Olimpiadi. Sappiamo tutti che se questo succederà tanta responsabilità dovrà prendersela proprio il grande campione e oggi uomo d'immagine Tony Estanguet che, come rappresentante degli atleti all'interno del CIO e come terzo vicepresidente ICF, ha la possibilità di lottare a denti stretti perché ciò non accada... dovesse costargli rinunce importanti per una carriera politico-sportiva già partita su un tappeto rosso.
E...domani si inizia, buone gare a tutti -
Occhio all'onda!
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