The King of Slalomia
Probabilmente ho bisogno di un buon psicoterapeuta, tanto di moda oggi in questa società: c'è nessuno che ha qualche riferimento specifico da passarmi? Non dormo più la notte, mangio meno e sono diventato astemio o quasi. La cosa che mi preoccupa però sono gli incubi notturni. Infatti non è possibile svegliarsi in piena notte e chiedersi come sia stato possibile che Fabien Lefevre abbia vinto i campionati del mondo di slalom pagaiando in ginocchio e da solo. L'incubo che persiste è legato al fatto che non trovo risposta di come ciò sia potuto succedere. Certo! il soggetto è colui che considero uno dei tre atleti del kayak che hanno fatto la storia di questo sport e che hanno rivoluzionato il conosciuto tecnico fino al loro avvento, tanto da costituire vere e propria ere, che classificherei in questo modo:
- dall'ante litteram a Siegbert Horn
- the age of Richard Fox
- Fabien Lefevre la modernità
Ma tutto ciò non giustifica palesemente il successo che l'américain, tanto per dirla alla francese, ha ottenuto in canadese monoposto dopo essere passato dal Kayak, al C2 con estrema facilità ed eleganza.
Al francese, che si sta naturalizzando a stelle e strisce, forse è bastato andare nella terra dello Zio Sam per realizzare un "sogno" che sembrava essere impossibile da concretizzare ma, scegliere l'America significa proprio sperare che i sogni si trasformino in realtà come già lo fu per tutte quelle migliaia di persona che negli anni '20 si imbarcavano su una nave e attraversarono l'oceano senza sapere che cosa potesse mai succedere. Fabien viceversa aveva già chiaro e limpido nel suo cervello l'obiettivo da seguire e raggiungere. Neppure lui però, ne sono convinto, sperava di vedere la luce così velocemente!
Forse tornerò ad avere sogni tranquilli dopo la notizia che ho avuto oggi.
Infatti Fabien ci svelerà tutti i suoi segreti con il libro in uscita fra pochi giorni che parla di lui e scritto a quattro mani con William T. Endicott un mostro sacro dello slalom. Già il titolo è un programma: "The King of Slalomia" e si potrà acquistare su Amazon. La cosa ovviamente mi riporta indietro nel tempo, quando cioè con Bill collaborai per la realizzazione del suo libro sulla canoa discesa "Danger Zone" in cui definì Marco Previde Massara come "The King of Gypsie". Il motivo di questo "appellatus" arriva da una citazione dello stesso tre volte campione del mondo nel k1 discesa vigevanese che definiva la canoa discesa come lo sport degli zingari ("Wildwater canoeing is a sport of gypsie" pag. 303 - da Danger Zone).
Ma Fabien è il vero Re Sole dello slalom mondiale considerando il fatto che lui sul podio iridato ci è salito in tutti i modi e in tutte le salse tra gare individuali e a squadre. Ha vinto così tanto che è difficile mettere tutti i suoi trionfi in fila e contarli. Ma al di là delle medaglie, che ovviamente sono la conferma concreta del suo valore, il Re del Mondo dello Slalom è stato in grado di trasformare questo sport in pura e sublime arte indossata, giusto per scomodare Oscar Wilde. Il suo modo di pagaiare e di affrontare le porte non solo sembra essere parte integrate del suo essere atleta, ma si fonde direttamente con il suo essere uomo forse mettendo in discussione il genere animale bipede nella sua complessità della vita. E in attesa di leggere attentamente ogni singolo capoverso di quest'opera che sappiamo essere già interessante e illuminante dobbiamo lanciare un monito ai giovani atleti:
il libro ci regalerà le sfumature di un atleta che ha rivoluzionato lo slalom, ma alla base di Fabien Lefevre ci sono le migliaia e migliaia di ore di allenamento passate a pagaiare su tutti i canali del mondo con passione e determinazione che hanno fatto di lui un personaggio sportivo unico e assoluto. Le nuove generazioni devono rendersi conto che la chiave del successo arriva solo attraverso una certosina e direi maniacale tendenza e quasi paranoica curiosità di scoprire e conoscere se stessi anteponendo a tutto e a tutti la voglia di esprimere i propri sentimenti e valori.
Dimenticavo un'altra particolarità di "The King of Slalomia" sarà la copertina disegnata per l'occasione da Sandra Boynton, fumettista, cantautrice, scrittrice, regista e moglie di Jamies McEwan che recentemente ci ha lasciati, ma che viceversa portiamo sempre con noi per le sue gesta sportive fra i paletti dello slalom e per il suo magico sorriso.
Per ulteriori dettagli visitate questa pagina dedicata al libro
Buon Santo Natale e Occhio all'onda!
- dall'ante litteram a Siegbert Horn
- the age of Richard Fox
- Fabien Lefevre la modernità
Ma tutto ciò non giustifica palesemente il successo che l'américain, tanto per dirla alla francese, ha ottenuto in canadese monoposto dopo essere passato dal Kayak, al C2 con estrema facilità ed eleganza.
Al francese, che si sta naturalizzando a stelle e strisce, forse è bastato andare nella terra dello Zio Sam per realizzare un "sogno" che sembrava essere impossibile da concretizzare ma, scegliere l'America significa proprio sperare che i sogni si trasformino in realtà come già lo fu per tutte quelle migliaia di persona che negli anni '20 si imbarcavano su una nave e attraversarono l'oceano senza sapere che cosa potesse mai succedere. Fabien viceversa aveva già chiaro e limpido nel suo cervello l'obiettivo da seguire e raggiungere. Neppure lui però, ne sono convinto, sperava di vedere la luce così velocemente!
Forse tornerò ad avere sogni tranquilli dopo la notizia che ho avuto oggi.
Infatti Fabien ci svelerà tutti i suoi segreti con il libro in uscita fra pochi giorni che parla di lui e scritto a quattro mani con William T. Endicott un mostro sacro dello slalom. Già il titolo è un programma: "The King of Slalomia" e si potrà acquistare su Amazon. La cosa ovviamente mi riporta indietro nel tempo, quando cioè con Bill collaborai per la realizzazione del suo libro sulla canoa discesa "Danger Zone" in cui definì Marco Previde Massara come "The King of Gypsie". Il motivo di questo "appellatus" arriva da una citazione dello stesso tre volte campione del mondo nel k1 discesa vigevanese che definiva la canoa discesa come lo sport degli zingari ("Wildwater canoeing is a sport of gypsie" pag. 303 - da Danger Zone).
Ma Fabien è il vero Re Sole dello slalom mondiale considerando il fatto che lui sul podio iridato ci è salito in tutti i modi e in tutte le salse tra gare individuali e a squadre. Ha vinto così tanto che è difficile mettere tutti i suoi trionfi in fila e contarli. Ma al di là delle medaglie, che ovviamente sono la conferma concreta del suo valore, il Re del Mondo dello Slalom è stato in grado di trasformare questo sport in pura e sublime arte indossata, giusto per scomodare Oscar Wilde. Il suo modo di pagaiare e di affrontare le porte non solo sembra essere parte integrate del suo essere atleta, ma si fonde direttamente con il suo essere uomo forse mettendo in discussione il genere animale bipede nella sua complessità della vita. E in attesa di leggere attentamente ogni singolo capoverso di quest'opera che sappiamo essere già interessante e illuminante dobbiamo lanciare un monito ai giovani atleti:
il libro ci regalerà le sfumature di un atleta che ha rivoluzionato lo slalom, ma alla base di Fabien Lefevre ci sono le migliaia e migliaia di ore di allenamento passate a pagaiare su tutti i canali del mondo con passione e determinazione che hanno fatto di lui un personaggio sportivo unico e assoluto. Le nuove generazioni devono rendersi conto che la chiave del successo arriva solo attraverso una certosina e direi maniacale tendenza e quasi paranoica curiosità di scoprire e conoscere se stessi anteponendo a tutto e a tutti la voglia di esprimere i propri sentimenti e valori.
Dimenticavo un'altra particolarità di "The King of Slalomia" sarà la copertina disegnata per l'occasione da Sandra Boynton, fumettista, cantautrice, scrittrice, regista e moglie di Jamies McEwan che recentemente ci ha lasciati, ma che viceversa portiamo sempre con noi per le sue gesta sportive fra i paletti dello slalom e per il suo magico sorriso.
Per ulteriori dettagli visitate questa pagina dedicata al libro
Buon Santo Natale e Occhio all'onda!
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