L'allenamento è un viaggio dentro te stesso
L'allenamento che ha come chiaro obiettivo quello di prendere una medaglia ai Giochi Olimpici è un viaggio mistico che si deve intraprendere ogni mattina al risveglio, e ci si addormenta la sera con la consapevolezza di sapere cosa si costruirà domani. Ogni giorno chiedo ai miei atleti di creare nell'allenamento la stessa atmosfera che un cristiano ritrova immergendosi nell'acqua benedetta di Lourdes o quella di un buddista che entra in un tempio per venerare il suo dio. Chiedo a loro di aprire il cuore e ascoltare il loro respiro; chiedo che ogni pagaiata messa in acqua sia per la vita. Pretendo il silenzio per concentrarsi sulla sofferenza che il lavoro può e deve dare per migliorarsi. Le nostre lodi mattutine sono le porte dello slalom; i vespri il rumore di un bilanciere che sbatte sulla panca o la meta da raggiungere correndo sull'avenida Paranà. Non bisogna spaventarsi mai, bisogna guardare avanti concentrandoci sul presente per un futuro che è già oggi. Poi ci devono essere anche i momenti spensierati, fatti di sorrisi, canzoni, musica e riposo, ma non bisogna mai dimenticare per nessuna ragione al mondo lo scopo della tua vita se veramente credi in quello che stai facendo, perchè la vera gloria arriverà solo se non avrai rimpianti indipendentemente dai risultati conseguiti.
Occhio all'onda!
Occhio all'onda!
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