Mondiali Deep Creek - gara C1 uomini
terza parte con approfondimenti sulle canadesi monoposto
Del vincitore ho già detto molto e quindi non mi soffermerò su questo grande fenomeno, voglio solo dire che dagli States arriva la notizia che Fabien Lefevre sta lavorando per riuscire ad usare la stessa imbarcazione sia per il C1 che per il K1. In sostanza, la sua idea è quella di cambiare solo l'impostazione interna della barca. Lui parte da questo concetto: "perché avere barche diverse se poi il tracciato e uguale per tutti?" Interessante e da approfondire.
Per restare sul tema barche dobbiamo fare una riflessione in relazione a cosa è cambiato portando il peso del C1 a 8 kg. come il K1 e ridimensionarlo ai 60 cm. Tema che riprenderemo a breve.
Ritorniamo però alla gara a stelle e strisce da poche settimane conclusa.
Durante la stagione, tra Europei e Coppa del Mondo, abbiamo assistito ad un dominio importante degli slovacchi. Slafkovsky vince la prova continentale su un Martikan ritrovato e che ha cambiato vesti, dal rosso al bianco candido. Poi quest'ultimo prende 5 finali e vince la coppa del mondo con una vittoria (Praga) un secondo posto (Tacen), due terzi posti (Londra, La Seu) e un 4 posto (Augsburg). 5 finali anche per Slafkovsky (chiude la coppa in 4^ posizione), 5 finali anche per Benus (3^ nel world Cup standings). Secondo in coppa del mondo ci sarà David Florence grazie a 4 finali con 1 vittoria (Londra... non a caso) due argenti (Praga e Augsburg) e un 9 posto a Tacen; mentre sull'ultima gara ritroviamo vincente il già campione del mondo Denis Gargaud Chanut che fu 4^ agli europei con un tocco e non salì sul gradino più basso del podio per 0,9 decimi. Fa gran bene in coppa anche lo sloveno Benjamin Savsek che centra 4 finali su 5, mentre Franz Anton, l'uomo dai due nomi e senza cognome, entra in due finali e cioè Praga e Augsburg. Fabien Lefevre su cinque prove di coppa prende solo una finale e più precisamente all'ultimo appuntamento e cioè ad Augsburg. C'è sempre ben piazzato anche lo spagnolo Ander Elosegi che è 5^ agli europei con un gran tempo, ma con un tocco e prende tre finali di coppa (Londra, Praga e La Seu) sulle quattro gare a cui era presente.
Con queste premesse iniziano i mondiali e nelle gare di qualifica non ci sono grosse sorprese. Le vince Slafkovski con un margine di oltre due secondi su Benus e terzo è Anton, 4^ Benzin seguito subito da Martikan. Tanto per la statistica diciamo che lo slovacco di Liptovosky è al 4,5% da Neveu che aveva vinto la qualifica tra i K1 e sarebbe stato il 19esimo tempo tra i kayak uomini. Sempre per la statistica evidenziamo il fatto che i primi 7 C1 si sarebbero qualificati anche fra i K1. L'unico che veramente rischia grosso è Elosegi il basco che è 30esimo davanti all'australiano Fabris di 0,26.
Arriviamo al giorno della verità con semifinale e finale e qui le sorprese sono tante. Apre le danze Ander Elosegi che fa capire che non è mondiale per lui: tocca la 16 e subito dopo pasticcia tra la 18 e la 19. Rischia di cadere in acqua e si salva per il rotto della cuffia, ma perde una eternità! La gara si anima con la discesa di Haneda il giapponese trapiantato a Bratislava per allenarsi. Takuya Haneda fa una gara onesta e senza penalità e mette una buona ipoteca al passaggio del turno. Subito dopo è in gara Fabien Lefevre e fa una gara magica il suo 107,12 è un gran tempo. Incanta e si galvanizza. La prima vera sorpresa arriva con il transalpino Gargaud che non può sperare di accedere alla finale con 6 penalità. L'ho visto troppe volte indeciso e spesso e volentieri cadere con il peso sulla pagaia. Nel frattempo escono di scena anche gli italiani Colazingari e Cipressi. Il primo avrebbe il tempo per la finale se pur lasciando più di un secondo nel traghetto 8/9 e successivamente nell'uscita da quest'ultima gli cade il fianco sinistro in acqua facendolo dondolare parecchio. Ci sono due penalità di troppo per il sublacense forestale che da U23 fa sempre molto bene e da senior non riesce a concretizzare tutto il suo potenziale. Cipressi cambia lato di pagaiata ben 7 volte e al primo cambio rischia grosso finendo lungo sulla 8. Poi crolla alla combinazione killer e qui si chiude il suo mondiale. Questo pagiatore ha grandi qualità, ma dovrebbe concentrarsi di più nel diventare più C1 e non restare, se pur in ginocchio, un Kappa uno con lo spirito... vedasi Lefevre che di cambio pala ne fa uno solo in tutta la gara, eppure anche lui è partito come Cipressi.
Arriva il momento di un Martikan che sembrava ritrovato dopo le batoste degli ultimi anni. Tocca, entrando con la punta, la risalita 5. Sembra perdere concentrazione salta male alla 8, fa un traghetto cost to cost molto lento e paga in uscita facendo il giro del globo per andare alla porta 10. Solo qui perde da Lefevre 2,19 e altri 2,21 nella combinazione di porte in discesa 15/16. L'uomo non c'è sembra inchiodato su quella pala bianca. Ancora lento alla 18/19 pur facendola diritta. Il buco però non ha pietà neppure di lui e lo blocca. Le vene del tricipite destro esplodono, ma l'acqua è più forte di lui. Si capisce che sarà dura la qualificazione.
Benjaimin Savsek non parte benissimo e si tira fuori dalla risalita 9 con un debordè di potenza, ma da questo momento in poi si lascia andare ed entra in gara, pagaindo sicuro in tutto il resto del tracciato. Elegante anche alla 19 che affronta in retro. Per lui è finale.
Altra delusione arriva da David Florence numero 1 del ranking mondiale e campione del mondo uscente. Parte malissimo, ma è fantastico a recuperare prima della porta 2 e attacca come è sua abitudine. Esce dalla risalita 14 e gira bene la canoa prima della 15, qui però ha un momento di attesa che risulterà essere fatale. Infatti gli scappa il fianco destro in acqua e arriva lungo sulla 16 in discesa. E' costretto a recuperarla risalendo la morta del canale a destra, ma qui ci lascia il mondiale. Inevitabile la sua esclusione.
Completano la rosa dei 10 i due tedeschi Benzin e Anton, Benus e Slafkovosky, quest'ultimo con una manche veloce e sembrerebbe pure poco dispendiosa per lui. Bozic è in finale giusto per scaldarsi in vista della finale del C2, poi l'inglese Quinn e il francese Vielliard. Non c'è nessun Ceco in questo gruppo di finalisti e la cosa è decisamente inusuale!
La finale apre con il francese Vielliard, il campione europeo U23 nel 2012 a Solkan davanti al russo Setkin, campione del mondo junior 2010 e a Colazingari, campione del mondo 2012 e 2014, che sembra appagato di quello fatto fino a qui. Perde tanto tempo all'uscita dalla 9 e poi alla 19 fa un disastro prendendo un 50. Alle sue spalle Anton che fa una discesa pulita e attaccando ovunque riesce a mettere in piedi una signora finale. Brutto il suo stile da vedere, ma efficace in azione, tutto ciò gli regalerà il bronzo. Savsek è quello che si dice un potenziale campione che fatica ad essere lucido nei momenti importanti. La sua discesa è ricca di errori, si salva non mollando mai la presa. Mi spiego meglio. Inizia ad essere lungo alla 9, poi praticamente si ferma alla 12 ed è costretto a ripartire. Dopo la 19 finisce troppo sul lato sinistro e si infossa nella mortona, ma non molla. I colpi successivi sono tutti molto efficaci e il suo tempo di 108,62 è migliore rispetto alla sua discesa di semifinale di quasi 2 secondi. Si posiziona al primo posto provvisorio e va nel corner del "Current Leader", alle sue spalle il pannello con tutti gli sponsor e aspetta il cadavere del nemico! Forse gli sarebbe piaciuto di più essere al "Sickline" dove chi ha il miglior tempo aspetta gli avversari in una piscina con acqua calda in compagnia di una splendida modella. Arrivano anche i nomi importanti che sono Benus e Slafkovosky. Il primo è appesantito non riesce a far correre la canoa, anche se risolve bene le combinazioni più complesse. Il secondo tocca la risalita 14 e poi praticamente si porta a casa la 22 come ricordo di questi mondiali. Giochi finiti. Del vincitore vi rimando alla cronaca fatta nel giorno della gara, di lui non posso aggiungere altro visto che ho usato tutti gli aggettivi a disposizione.
In finale nella canadese monoposto erano rappresentate 7 nazioni e più precisamente
Slovacchia 2
Germania 2
Slovenia 2
Usa 1
Great Britain 1
Francia 1
Giappone 1
Andiamo a confrontare i tempi con le varie percentuali.
Il primo C1 vince la qualifica con il 4,37% dal miglior K1 men
L'ultimo C1 si qualifica con il 12,37% dal miglior K1 men
La semifinale in C1 viene vinta con un 5,88% dal miglior K1 men
Il 10^ C1 si qualifica con il 10,92% dal miglior K1 men
Il vincitore nel C1 è al 4,88% dal miglior K1 men
L'argento nel C1 è al 5,78% dal miglior K1 men
Il bronzo nel C1 è al 7,88% dal miglior K1 men
Slafkovsky tocca in finale la porta numero 14 entrando con la punta e Peter Kauzer senior si mette le mani nei capelli. Chissà come mai il tecnico sloveno è così rattristato da ciò. |
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