Percorso master in qualifica di Coppa
Raffy in partenza in Coppa del Mondo |
Un percorso per le qualifiche, ma sarà così anche per semifinali e finali, fluido e rotondo. Lineare, ma nello stesso tempo interessante e non da sottovalutare. Precise linee d'acqua. Spazi e margini di esprimersi sia dal punto di vista fisico che tecnico. La distanza corretta e cioè poco sotto gli 80" per i K1uomini. Solo così si instaura anche una sfida tra canadesi monoposto uomini e K1. Il distacco tra loro qui è minimale. Prindis vince le qualifiche con 78,29 e Savsek gli risponde con un 4,9% in più e cioè con un perentorio 82,16. Nei kayak uomini rimangono fuori Rafael Polaczyk e Michael Dawson. Il primo era in finale a Londra e il secondo a Tacen, tanto per rendersi conto il livello generale di questa specialità. Oggi non passi il primo turno, ma può essere che solo sette giorni prima sei in finale a giocarti le medaglie!
Mi è piaciuto assai il sublacense Robertino "Big foot" al secolo Colazingari che tra la prima e la seconda manche si migliora di due secondi, peccato per un tocco alla 5. Bravo in attesa di vederlo in semifinale domani. Devo anche dire che sono sempre stupefatto da atleti come Prindis , Dorfler, Benus, Slafkovosky, Pennie, che se anche con prima manche di tutto rispetto si lanciano a capofitto nella seconda discesa. Non mollano mai, si testano sempre e non ci stanno a perdere neppure quando conta solo entrare nei primi 30 o 40 atleti per passare alla fase successiva. Cosa che invece non ho visto fare al campione olimpico Molmenti rinunciatario dopo la prima discesa, secondo me non ha più la sete di vittoria che aveva un tempo, quando cioè non ci stava mai a stare dietro a chicchessia anche magari per una semplice sfida in riscaldamento! Altro discorso per Jessica Fox che ovviamente se ha buona la prima manche non scende in seconda considerando il fatto che è sempre impegnata in due specialità.
Bella la gara del kayak femminile con una sfida al centesimo tra la britannica Pennie, la ceca Kudejova e la slovacca Dukatova. Tutte fermano i cronometri sugli 87 secondi, ma solo la prima riesce a mettere in atto un tracciato pulito. Rimangono invece al palo le spagnole Irati Goikoetxea e Marta Martinez, peccato perché avevano fatto un inizio di stagione strepitoso, ora sembrano essersi perse tra le onde del canale ti Troja. Complice anche l'abbandono a loro stesse da parte della loro federazione. Speriamo che il nuovo re possa dare una spinta allo sport iberico considerando il suo passato olimpico. Fuori anche l'australiana Rosalyne Lawrence che sembra piuttosto lontana dagli standard di un tempo, forse la rottura con il suo boyfriend l'ha messa in crisi.
Il C2 ha qualche cosa in più e le gare in questa specialità sono sempre emozionati. Forse lo spirito di squadra è maggiore e si sa che è più facile identificarsi anche per chi guarda.
Voglio sottolineare ancora una volta il livello dell'organizzazione. Parlavo nel post precedente dei particolari, eccone un altro: ci sono ragazze che che camminano tra la gente offrendo da bere. Certo reclamizzano un prodotto, ma nel frattempo offrono un piacevole servizio a tutti.
Speriamo solo nel sole, oggi siamo stati tutto il giorno con la giacchetta pesante, magari domani riusciamo a toglierla e goderci l'estate che sta arrivando.
Occhio all'onda!
P.S. una nota la voglio esternare anche per il piccolo grande Raffy. Bella gara la sua, ovviamente il lavoro da fare è ancora lungo, ma le qualità per fare bene ci sono tutte. Piacevolmente emozionato nel vederlo pagaiare con grande stile e freddezza, quando ci saranno anche i muscoli saranno problemi per tanti -
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