Qualifiche archiviate
Il presidente della Federazione Ceca, Mr. Jaroslav Pollert, questa mattina incontrandomi di buon ora mi ha salutato molto cordialmente e mi chiede: ”how did you sleep last night either horizontally or suspended from the ceiling?”
In effetti dopo il mirabolante spettacolo di apertura dell’altra sera le sensazioni dello spazio sono decisamente cambiate.
Mr. Pollert è un distinto signore ben oltre la sessantina, con i capelli bianchi e non più alto di un metro e sessanta. Molti lo salutano e lo chiamano ingegnere ed è lo zio di quel Lukas Pollert che nel 1992 vinse l'oro olimpico in C1. Non ho idea da quanti anni sia presidente della locale federazione che come ho già scritto festeggia qui il secolo di vita.
Mr. Pollert prima di diventare la più alta carica politica della Federazione era uno slalomista di livello vincendo nel 1961 i mondiali a squadre in C1 e poi due anni più tardi si confermò campione del mondo, ma in C2 a squadre. Individualmente dovette aspettare i mondiali nel 1973 a Muothatal (Svizzera) per vincere il titolo individuale con Jiri Krejza. Insomma ho iniziato la mattinata ricordando le belle emozioni vissute nella serata di apertura, ma subito dopo ho iniziato a soffrire per i miei atleti impegnati in gara.
Nel Kayak femminile l’unica vera sorpresa è l’eliminazione della bi-campionessa del mondo Corinna Kuhnle che in prima manche salta la porta 21 e in seconda ancora un salto di porta, ma questa volta la numero 16. Tanti interrogativi a questo punto sulla forte austriaca che da un paio di stagioni non riesce più a trovare la giusta concentrazione perdendosi nei meandri di uno slalom che sembra non appartenerle più.
La qualifica va a Elizabeth Neave che in seconda manche fa vedere belle cose specialmente nella parte centrale del percorso. Conquistano la semifinale 27 atlete europee e solo 3 di altri continenti. Sarebbe più corretto dire però che sono 28 le europee e solo 2 le altre, considerando il fatto che Benusova, oggi signora Mann, gareggia per gli States, ma canoisiticamente parlando è slovacca.
Brava Ana Satila che ha chiuso al 32esimo posto. Brava perché si è migliorata tra la prima e la seconda manche. Brava perché al suo primo anno da Junior si è dimostrata competitiva anche nella massima categoria.
Clara Giai-Pron resta lontana dal passaggio di turno. La piemontese archivia una stagione piuttosto scarna di risultati, forse c’è da rivedere qualcosina considerando il fatto che potenzialmente è una brava atleta.
Nessuna sorpresa nella canadese doppia. I big passano compresi Camporesi/Ferrari bravi a non perdere la concentrazione su un percorso particolarmente ostico per questa specialità.
Sono soddisfatto anche per il C2 brasiliano... siamo sulla buona strada senza una penalità sciocca alla 4 sarebbero stati in semifinale. Vincere facile non è nel mio stile, le vittorie più belle sono quelle che nascono con il tempo.
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