L' irish coffe esiste
"If You think You have a drinking problem move to
Ireland, and Your drinking problem goes away
and it become a talent"
Ireland, and Your drinking problem goes away
and it become a talent"
L’”Irish coffe” esiste veramente sull’isola di shamrock, il “giovane trifoglio”. Finito il pasto lo si prepara e lo si beve in compagnia. Eppure sembrava solo un’invenzione dei nostri bar o una leggenda metropolitana nata nella notte dei tempi, quando, per riscaldare i viaggiatori reduci dalle traversate trans-atlantiche, Mr. Sheridan offriva questo mix di caffè, alcool e panna. Whisky, zucchero, acqua calda e crema gli ingredienti comuni, mentre per preparalo bisogna rifarsi alla tradizione tramandata in casa in casa. In sostanza cambiano pochi particolari e la diatriba è se scaldare prima la preziosa bevanda alcolica con lo zucchero oppure se sciogliere l’elemento zuccherino nel caffè caldo e poi unire il tutto in un bicchiere, mai nella tazza. Concorde invece è il parere comune di mettere alla fine la panna. Gli esperti più anziani assicurano però che grandi differenze non si notano, tanto più che quando si arriva a fine pasto normalmente si fatica ad apprezzare e a distinguere sapori e profumi. Come lo si serve e lo si presenta diventa indispensabile, perché dell’Irish coffe si apprezza pure la composizione cromatica che ricorda, secondo il mio modestissimo parere, un bicchiere di Guinness. In sostanza è una vera bomba, visto che certo non si lesina sulla quantità di alcool, ma sembra avere grande beneficio sulla digestione e su tutti gli effetti collaterali.
A tavola, la gente d’Irlanda, conversa volentieri dei fatti di casa reale e cioè dei cugini, mai riconosciuti, inglesi ai quali non è mai stato perdonato di aver fatto razzie e scorribande nel periodo delle conquiste espansionistiche di re e regine che bene o male hanno influenzato il mondo intero. Il principe Williams convolerà ben presto a nozze e ci si prepara all’evento. L’aspetto più pittoresco e discusso del momento è l’anello di fidanzamento che pare valga una fortuna e che sia molto ambito da collezionisti disposti a tutto pur di averlo. Si dice anche che in realtà la futura consorte, Kate Middleton, del futuro re, indossi e porti con disinvoltura solo una copia dell’anello originale che fu anche di lady Diana: la più amata non solo dagli inglesi. Quasi come la Cuccarini per gli italiani!
Ma cambiamo argomento e trasferiamoci al “Johnnie Fox’s” che come recita la scritta è il più vecchio Pub in Ireland since 1798. Usciti dalla M50 in direzione ovest ci si inerpica sulle classiche stradine di campagna con muri a secco dalle parti. Ora il concetto di montagna in Irlanda è molto relativo, per noi italiani si tratterebbe per la verità di poco più di una collina, ma mai contraddire e ferire l’orgoglio di chi abita da queste parti facendogli notare la cosa. Le curve non si contano e prima di arrivare al mitico pub ne incontri diversi altri sul cammino. Alla fine capisci di essere arrivato per l’infinità di macchine parcheggiate fuori da una apparente piccola casa bianca.
All’interno rimani da subito a bocca aperta perché entri nella storia di quest’isola e non solo e poi ci sono loro: le donne d’Irlanda! Le donne d’Irlanda pagano la birra. Le donne d’Irlanda sono vestite in modo strano con abitini anni ’60 che da noi vedi solo nei film e le gonne sono corte corte. Le donne d’Irlanda hanno visi di bambole. Le donne d’Irlanda hanno i capelli neri, ma neri neri. Le donne d’Irlanda camminano su scarpe con tacchi altissimi. Le donne d’Irlanda portano orecchini grandi con una perla bianca. Le donne d’Irlanda parlano tutte come la Simo e la Ceci... un giorno vi scriverò anche di loro! Le donne d’Irlanda cantano canzoni sconosciute. Le donne d’Irlanda quando ridono aprono la bocca e socchiudono gli occhi emettendo un fremito. Le donne d’Irlanda bevono raffinato. Le donne d’Irlanda non si fanno intimorire dal cielo d’Irlanda. Le donne d’Irlanda parlano un inglese romantico. Le donne d’Irlanda sfidano il freddo, Le donne d’Irlanda fanno nascere amori dopo il primo bicchiere. Le donne d’Irlanda dimenticano quell’amore cantando sulla via di casa.
Gli uomini d’Irlanda bevono scuro. Gli uomini d’Irlanda portano la t-shirt. Gli uomini d’Irlanda sorridono dopo la terza Guinnes. Gli uomini d’Irlanda sono massicci e non temono il freddo...beh con tanto alcool in corpo non lo temerebbe nessuno.
La vita in Irlanda prende forza al tramonto. Il tramonto d’Irlanda trasforma la vita. La musica in Irlanda ha il sapore d’Irlanda. L’Irlanda è la musica.
La gente dentro al “Johnnie Fox’s” canta allegra e tante volte con gli occhi lucidi. Poco importa se là fuori i giornali non hanno pietà per la crisi economica che avvolge il paese. Ma sulle note di “On ranglad road” la gente si ammutolisce e cammina assieme al poeta Patrick Kavanagh nella tranquilla strada di Dublino per rincorrere un amore pericoloso, ma troppo vero per non provarci. Poi il Santo Natale è vicino e non può mancare “Fairy Tale of New York” per cantare tutti assieme:
“I could have been someone
well so could anyone
You took my dreams from me
When I first found you
I kept them with my babe
Can’t make it all alone
I’ve built my dream around You
The boys of the NYPD choir
still singing “Galway Bay”
and the bells are ringing out
for Xmas day”
well so could anyone
You took my dreams from me
When I first found you
I kept them with my babe
Can’t make it all alone
I’ve built my dream around You
The boys of the NYPD choir
still singing “Galway Bay”
and the bells are ringing out
for Xmas day”
Thank God per averci regalato l’Irlanda.
Occhio all’onda!
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