Funk un oro nel Kayak donne che non ci regala grandi emozioni
Il podio del kayak slalom donne alle Olimpiadi di Tokyo 2020(1) |
Negli occhi, che tanto ricordano quelli del babbo Richard, si nota un impercettibile velo umido e un raggio di rabbia per la grandissima occasione lasciata a quell’ultima maledetta risalita. "La rabbia è una follia momentanea, quindi controlla questa passione altrimenti lei controllerà te" diceva il grande Omero e Jessica lo sa bene, torna immediatamente il suo sorriso e con uno stile che da sempre la contraddistingue si congratula con chi ha saputo fare meglio di lei e cioè Ricarda Funk e Mailen Chourraut.
Chi ha fatto un’impresa impressionante è quest’ultima atleta che in tre edizioni ha collezionato bronzo, oro e argento a cinque cerchi. A 38 anni e dopo un paio di anni passati a decidere con quale barca sarebbe stato meglio gareggiare a Tokyo, ha disputato una discesa di finale come aveva programmata da tempo con il suo allenatore e suo compagno di vita, Xabi Echaniz: era importante non sbagliare nulla e, soprattutto, pur sapendo di non essere così veloce come le sue avversarie più accreditate, non fosse altro per l’anagrafica, sapere esprimere quello che lei sa far meglio, cioè far correre la canoa, anche con linee più aperte, ma con la scorrevolezza che solo lei sa dare. Certo una grossa mano è arrivato dalle avversarie come Fox, Horn e io aggiungerei pure la polacca Klaudia Zwolinska che con il suo 104.98 ha fatto tremare tutti e che, se non fosse stato per i tocchi di troppo, sul podio oggi sarebbe salita pure lei.
Una riflessione tecnica però bisogna pure farla perché la gara è stata sicuramente sotto le aspettative, non fosse altro per l’esclusione dalla finale della campionessa del mondo Eva Tercelj e di Katerina Kudejova che sono state travolte da onde e riccioli del Kasai Canoa Slalom Center di Tokyo. I distacchi e le percentuali dal vincitore della canadese monoposto poi sono troppo elevati per parlare di grandi prestazioni, ma le Olimpiadi sono gare a sé e per questo devono essere prese. Per fortuna però che la finale della Canadese femminile di oggi ci ha regalato emozioni infinite, ma di questo parleremo nel prossimo post!
Occhio all’onda!
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