Distacchi assurdi per una Coppa del Mondo

 

 Il record del mondo femminile  degli 800 metri piani è di Jarmila Kratochvílová in 1.53,28 quello maschile appartiene a David Rudisha con 1.40,91 che tradotto in percentuale significa che l’atleta della Repubblica Ceca è al 12,2% dal collega uomo. Distacchi più che accettabili considerando le differenze fisiologiche tra uomo e donna.
Mallory Franklin, che è una signora ciunista femminile, vince e si qualifica per la semifinale nella seconda gara di coppa del mondo a Markkleberg con il 21% dal primo K1 uomini, mentre la polacca Stack, che arriva 20esima, ultima posizione per passare il turno in prima manche, è al 37,11% e se parliamo di secondi sono 33,76.
Se oltre ai distacchi osserviamo l'azione delle donne in ginocchio qualche domanda i «signori capi» dovrebbero farsela! Evidentemente la qualifica non è sufficiente per fare delle riflessioni così arriviamo alla finale dove l’atleta di casa campionessa del mondo in carica Andrea Herzog vince la specialità della canadese femminile su Teresa Fiserova di 4 secondi e 35 centesimi, mentre l’austriaca Nadin Weratshnig mette al collo un bronzo con 8 secondi e 89 centesimi di distacco dalla vincitrice. Siamo alla frutta perché una gara di finale non può e non deve avere questi distacchi assurdi e inspiegabili se non dal fatto logico che il tracciato non può essere uguale a quello su cui gareggiano gli uomini.
Mi metto nei panni di un bravo telecronista e mi domando che cosa posso dire durante la diretta per invogliare il pubblico a non cambiare canale e rimanere incollato al teleschermo sintonizzato sulla finale di Coppa del Mondo di canoa slalom in corso di svolgimento, considerando il fatto che stiamo assistendo a discese dove le atlete faticano a restare con la testa fuori dall’acqua e che vagano disperse in un canale alla ricerca di porte che non hanno nè logica nè struttura. Le paline di color  verde  devono essere passate in discesa, ma non si capisce quindi perché nella maggior parte dei casi le ragazze rimontano morte e flutti. Forse potrei raccontare e spiegare che lo slalom è una disciplina che ha lo scopo di discendere le acque e non semplicemente andarci contro, potrei forse raccontare qualche aneddoto che distragga dalla visione perché è veramente difficile seguire anche per noi del settore. Primi piani assurdi, stacchi e riprese dal drone, insomma il tentativo evidente è quello di stancare annoiare anche il più dedicato tifoso.
Per tornare all’atletica leggera, da dove eravamo partiti, sapere che le donne usano, per il getto del peso, un attrezzo di 4 chilogrammi e gli uomini di 7,260 o sapere che il giavellotto è per il settore femminile più leggero di 200 grammi, non si  inficia minimamente la bellezza e i record relativi per i due generi umani e le gare si apprezzano nello stesso modo.  Le donne dello sci non gareggiano su tracciati maschili per il fatto che l’uomo e la donna si distinguono tra loro non solo per quanto riguarda i caratteri sessuali primari e secondari, ma anche dal punto di vista dei parametri costituzionali, anatomici e fisiologici.
Se si prendono in considerazione i record mondiali in sport oggettivabili e confrontabili tra loro, per esempio il nuoto e l’atletica leggera, a secondo delle discipline i risultati delle donne sono inferiori rispettivamente dal 6,64 al 11,48% e dal 7,63 al 15,98% rispetto a quelli degli uomini.  Noi viaggiamo su parametri troppo lontani il che ci consiglierebbero di far gareggiare il settore femminile in percorsi che possano far esprimerele le donne della canadese sia sotto ilpunto di vista fisico, tecnico, strategio e mentale.  Basterebbe più buon senso e onestà di ruoli prima di allontare i pochi appassionati che ancora credono nel nostro sport.

Occhio all’onda!

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