Donne e percentuali... il terzo domani!


Questa mattina avevo  tre pensieri che frullavano per la testa. Il primo è la conferma che dall’altra metà del cielo c’è sempre da imparare e da prendere esempio la loro sensibilità che è sempre vigile, attenta, ma soprattutto onesta. Noi purtroppo facciamo fatica ad essere sempre sul pezzo e tante sfumature ci sfuggono e fatichiamo ad esprimerle nella semplicità delle parole. Loro sanno cogliere tutto ciò che si vede, anzi non solo: loro entrano in ciò che non si vede, è questa la vera differenza!  Leggere oltre l’enunciato, oltre gli sguardi, apprezzare gesti ed immagini che esprimono emozioni nel momento preciso in cui si colgono e si immortalano in un infinito a  noi forse sconosciuto, ma apprezzato da loro. Bellezza unica, sublime, fantastica che esalta la semplicità dell’animo. Così bisognerebbe essere, così la vita ti sorride sempre senza amari retrogusti che invece incontri in persone, che depositari della verità si ergono a sapienti presuntuosi  pretendendo di guidare vite e scelte altrui.
 

Il secondo pensiero mi arriva da dati matematici guardando cioè le percentuali di distacco delle varie categorie nelle selezioni che hanno animato, lo scorso fine settimane, alcune nazioni come Francia, Germania, Polonia. Queste informazioni ci dicono che in Germania  il C1 donne che vince è al 19,3% dal miglior Kayak, mentre C1 uomini al 4,9 fil K1 donne al 9,3% - non si discostano di molto le percentuali per i transalpini che però vedono donne in kayak, canadese e C1 uomini più vicini ai Kayak uomini che in questo momento non hanno un proprio e vero leader come viceversa è Aigner per i teutonici. 


Il terzo pensiero ve lo racconto domani!
 

Occhio all’onda!
 

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