Eleganza
L’eleganza è la sublime essenza della vita e c’è chi dell’eleganza ne fa un uso naturale ed unico come Roger Federer che riassume nel suo rovescio quanto un gesto può dimostrarsi bello, energico e sensuale tanto da regalare a noi amanti della maestria sportiva immensa goduria fisica e spirituale. Ma come non si fa a non amare tal fine movimento con quel braccio, che dopo aver colpito la gialla pallina, si apre in adorazione a Dio?
Non è forse vero che l’eleganza non è per farsi notare, ma per farsi ricordare? Mi sembra un assunto del grande Giorgio Armani che di questa materia ne ha fatto una ragione di vita e l’eleganza dell’elvetico a questo punto è indiscussa.
La parola eleganza deriva dal latino esigere e cioè scegliere allora la scelta dello svizzero è da premiare doppiamente in un mondo fatto di potenza fisica e di veroniche dialettiche. Roger alle palline parla come fossero oracoli da venerare e le colpisce con immensa delicatezza e grazia, mentre la sua infinita maestria fa correre da un lato all’altro avversari che dopo qualche set si mettono le mani nei capelli e disperati sbattono le racchette sul campo. Roger, che significa valoroso con la lancia, nel nostro caso con la racchetta, pennella ogni colpo che mette in essere con estrema e ben determinata e sublime eleganza.
Se solo prestiamo attenzione alle cose della vita e apriamo il nostro cuore alle emozioni, percepiamo che siamo circondati da mille sfaccettature dell’eleganza. Ecco quindi che una spinta sul muro con la pagaia in uscita da una risalita è di una eleganza assoluta ed unica. Se poi a questa uniamo la velocità con cui i migliori slalomisti metto in essere tale manovra, ci rendiamo conto che il tutto si trasforma in una libidinosa eleganza ancestrale. Eleganza magica è un debordè, eleganza stoica sono i volti scavati dalla fatica di chi sfinito non rinuncia all’ultimo percorso, con la certezza che proprio e solo quello sarà quello determinante. Eleganza strumentale sono gli attrezzi del mestiere appesi alle ringhiere della piscina, eleganti sono le pagaie appoggiate vicino alla libreria che il nero tubo non è più nero, trasformato e adattato ai calli che si rompono per le tante ore passate ad impugnare quel magico oggetto. Eleganza disordinata sono le camere con gli oggetti sparsi ovunque che non lasciano dubbi su chi le abita. Fresca e pura eleganza è il disegno di un bambino che rappresenta i suoi amici in un mondo sconosciuto.
L’eleganza ci circonda... ricerchiamola!
Occhio all’onda!
Non è forse vero che l’eleganza non è per farsi notare, ma per farsi ricordare? Mi sembra un assunto del grande Giorgio Armani che di questa materia ne ha fatto una ragione di vita e l’eleganza dell’elvetico a questo punto è indiscussa.
La parola eleganza deriva dal latino esigere e cioè scegliere allora la scelta dello svizzero è da premiare doppiamente in un mondo fatto di potenza fisica e di veroniche dialettiche. Roger alle palline parla come fossero oracoli da venerare e le colpisce con immensa delicatezza e grazia, mentre la sua infinita maestria fa correre da un lato all’altro avversari che dopo qualche set si mettono le mani nei capelli e disperati sbattono le racchette sul campo. Roger, che significa valoroso con la lancia, nel nostro caso con la racchetta, pennella ogni colpo che mette in essere con estrema e ben determinata e sublime eleganza.
Se solo prestiamo attenzione alle cose della vita e apriamo il nostro cuore alle emozioni, percepiamo che siamo circondati da mille sfaccettature dell’eleganza. Ecco quindi che una spinta sul muro con la pagaia in uscita da una risalita è di una eleganza assoluta ed unica. Se poi a questa uniamo la velocità con cui i migliori slalomisti metto in essere tale manovra, ci rendiamo conto che il tutto si trasforma in una libidinosa eleganza ancestrale. Eleganza magica è un debordè, eleganza stoica sono i volti scavati dalla fatica di chi sfinito non rinuncia all’ultimo percorso, con la certezza che proprio e solo quello sarà quello determinante. Eleganza strumentale sono gli attrezzi del mestiere appesi alle ringhiere della piscina, eleganti sono le pagaie appoggiate vicino alla libreria che il nero tubo non è più nero, trasformato e adattato ai calli che si rompono per le tante ore passate ad impugnare quel magico oggetto. Eleganza disordinata sono le camere con gli oggetti sparsi ovunque che non lasciano dubbi su chi le abita. Fresca e pura eleganza è il disegno di un bambino che rappresenta i suoi amici in un mondo sconosciuto.
L’eleganza ci circonda... ricerchiamola!
Occhio all’onda!
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