ADIGEMARATHON 2010 EDIZIONE BAGNATA


Della VII^ edizione dell’Adigemarathon ad ognuno di noi resteranno tante immagini che ci porteremo nel cuore e nella mente. Momenti personali, quasi intimi che con il tempo metabolizzeremo e diventeranno parte integrante della nostra diversa individualità. Immagini, momenti, sospiri ai quali tutti i presenti attribuiranno un loro speciale significato.
Mi rendo conto che da sempre interiorizzo eventi, emozioni, dati, ricordi attraverso delle immagini che magicamente entrano in me stesso con forza dirompente e che ripesco nei momenti bui o per colorare giornate tristi. Li ritrovo per dare forza e dissipare dubbi sul futuro di questa magica Manifestazione che ormai è entrata nel cuore di molti. Testimonianza le moltissime parole d’affetto che ogni anno il comitato organizzatore riceve.

L’immagine più colorata? Le donne rosa con i campioni olimpici Paola Pezzo e Daniele Scarpa sul palco a ritirare la targa offerta dall’USSI e consegnata da Bruno Panziera, l’anima dell’Adigemarathon, un uomo che è stato capace di rilanciare alla grande la canoa sul fiume Adige.
L’immagine tecnica-agonistica? lo scatto e il sorpasso di Tomas Slovak sul rettilineo finale a poche centinaia di metri dallo striscione d’arrivo sul K2 dei tedeschi Seibel/Klemm.
L’immagine più commovente? Il taglio del traguardo di Mariano Bifano, provato dalle due ore di gara e dalla sconfitta.
L’immagine più colorita? Il lungo biscione di canoe a pochi chilometri dalla partenza, visto dall’alto correndo su un’auto per andare al ponte di Rivalta a godermi lo scenario.
L’immagine più sorridente? I mille che hanno sfidato la pioggia e il freddo.
Il saluto più bello? La “veronica” di Nello Ricciardi all’arrivo con un gommone colorato e sorridente, anche se un pochino infreddolito.
La canoa più dolce? Una torta lunga 4 metri.
L’emozione più forte? Il passaggio dei canoisti al Ponte di Peri - Rivalta
L’immagine più romantica? Il commissario tecnico della discesa in K2 con la dolce e bella moglie Marina.
L’immagine olimpica? Cerimonia d’apertura con la mitica unica e sempre affascinante Sara Simeoni, l’energico e stimolante Daniele Scarpa, lo slalomista dei sogni Pierpaolo Ferrazzi, la bella madrina 2010 Paola Pezzo e la sorridente Sandra Truccolo... cosa pretendere di più?
Il gesto più bello? Quello di un anonimo canoista che lascia la propria canoa ad un altro per completare la sua prima partecipazione alla Marathona.
Le parole più profonde da una mail del giorno dopo: “...Io voglio ringraziare te e tutti coloro che ci hanno permesso di esserci.E che hanno permesso a quel disabile di partecipare ad una manifestazione così imponente impegnandosi in prima persona. E che lo fanno da anni sempre migliorando, per quello che "egoisticamente" ho potuto vedere da partecipante.Lo voglio fare perché lo meritate e tornerò ancora l'anno prossimo perché è l'unico modo per dimostrarvi che è una bella manifestazione”.
Il boccone più saporito? Quello con il mitico Pirovano a fine gara prima di iniziare a sbaraccare, stanchi ma felici a raccontarci voraci le avventure di questa edizione, sognando quella del 2011.
L’immagine più operativa? Lo staff dell’RST Service con il sorriso pronti a risolvere ogni problema, ma problema non c’è con loro!
L’immagine dell’efficienza e della sicurezza? Tony a ponte di Peri pronto ad intervenire.
L’immagine più fresca? Un K2 in acqua portato a riva dalla moto d’acqua dei vigili del fuoco alle 10 della mattina a Borghetto d’Avio.
L’immagine più ravvicinata? La straordinaria telecamera di Enrico Lazzarotto che con il braccio telescopico me la ritrovavo in ogni dove a registrare anche il ... backstage, che a volte non era sempre così disteso.
Un flusso di immagini? I fotografi di Ennevi, ovunque mi girassi li trovavo intenti nello scatto... sono proprio curioso di vedere il lavoro finito di oltre 3.000 fotogrammi.
L’immagine più giovane? Raffy e Michele su un rettilineo d’acqua con la loro canoa blu.
L’immagine più ufficiale? Giorgio e Elena in segreteria con le buste per i vincitori.
L’immagine più precisa? Stefania davanti al monitor del pc per verificare i premi agli amatori.
L’immagine più rassicurante? Ennio che mi ha risolto al volo situazioni difficili
L’immagine dell’efficienza? Vladi con scarpe da lavoro e pettorina gialla operativo fino a tarda serata e ... oltre.
L’immagine più potente? Leone che oltre al nome porta competenza e tranquillità.
L’immagine della professionalità? Galdi al secolo Carlo che possiede le chiavi per aprire ogni porta.
Il momento più atteso? La chiamata di Alviano Mesaroli che annunciava:”Ettorino - pausa - passaggio da ponte di Arcè concluso, tutti i canoisti fuori dall’acqua sta arrivando il gommone scopa. Possiamo dire che tutto è andato alla grande - sospiro lungo del nostro Dalai Lama Alvi - è finita anche quest’anno” .

Ebbene sì un’altra mitica edizione dell’Adigemarathon si è conclusa, le premiazioni vanno avanti, sfilano i vincitori, ritirano le medaglie. Arriviamo all’atto conclusivo e... ci togliamo il cappello, ringraziamo e salutiamo, dando l’arrivederci al 16 ottobre 2011. Grazie a Dio si è conclusa anche la prima edizione bagnata della Marathona! Ora spazio ai suggerimenti, alle riunioni con i vari responsabili di settore per preparare al meglio l’edizione numero otto che porterà anche una prova di Coppa del Mondo.

Occhio all’onda!

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